Terremoto in Afghanistan, più di mille morti. I talebani: «Il mondo ci aiuti»

Corriere della Sera ESTERI

Usa e Ue ieri hanno promesso aiuti post sisma

«Siamo impegnati a estrarre dalle macerie morti e feriti» ha raccontato al New York Times Sarhadi Khosti, 26enne dell’altra provincia più colpita, quella di Khost.

Quelli che sono riusciti a mettersi in salvo prima che tutto cadesse hanno potuto estrarre i corpi dei loro cari.

Il suo villaggio si trova nella provincia di Paktika, epicentro del terremoto che ha devastato questo angolo di Afghanistan al confine col Pakistan (Corriere della Sera)

Su altri giornali

Quello di mercoledì in Afghanistan è stato il terremoto più devastante che abbia colpito il già martoriato Paese in due decenni. Molte famiglie in tende improvvisate, accanto ai resti delle case che avevano con così tanta fatica costruito. (ilGiornale.it)

Paktika già era un posto fuori dal mondo, ora lo è del tutto. Più che ai morti però penso ai vivi, a chi è intrappolato tra le macerie e grida e urla, ma niente, nessuno risponde. (Avvenire)

Chi è rimasto sul posto, invece, deve fronteggiare anche la coda dello sciame sismico: si tratta di scosse leggere rispetto a quella devastante di mercoledì notte, ma che contribuiscono a spaventare ulteriormente la popolazione (LifeGate)

Il bilancio delle vittime del sisma che ha colpito il sud è in salita e difficile da definire, ormai siamo a 1.150 persone. Giovanni Tozzi: pensiamo di creare una clinica a Burmal. (Vatican News - Italiano)

Il bilancio è stato confermato dal portavoce dell'amministrazione di Paktika, Sanaullah Masoom, che ha parlato anche di 11 feriti. (Adnkronos)

La valutazione permetterà di determinare la fattibilità e l'adeguatezza del denaro contante come risposta per sostenere la ripresa precoce. Nel settore dei servizi idrici e igienici, la risposta prevede la fornitura di sapone e prodotti per il trattamento dell'acqua per mitigare l'aumento del rischio di un'epidemia di diarrea acquosa acuta/colera (UNICEF Italia)