Cassani: "Pogacar favorito? Sì, ma non sarà facile. E Van Der Poel..."

Cassani: Pogacar favorito? Sì, ma non sarà facile. E Van Der Poel...
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La Gazzetta dello Sport SPORT

Tadej Pogacar sarà il nuovo Campione del mondo. Questo si legge da diversi giorni sui siti di ciclismo e sui giornali: il circuito è durissimo, ma comunque nelle corde di un corridore come Tadej. Si, è vero: lo sloveno è il favorito numero uno, ma non sarà facile neanche per un fenomeno come lui vincere questo Mondiale. Partiamo dal percorso, difficile ma non durissimo, selettivo ma non per scalatori, perché non ci sono salite lunghe e lo strappo, quello più ripido, è abbastanza breve. (La Gazzetta dello Sport)

Su altri media

Se c'è da indicare un favorito numero uno per la prova in linea maschile del Mondiale di Zurigo 2024, il nome che balza subito in mente è quello di Tadej Pogačar. (SpazioCiclismo)

La «vera» corsa si è però accesa, come detto, a 100 chilometri dall’arrivo. Nel giro di una ventina di chilometri, il 26.enne ha poi proseguito la gara in solitaria, tenendo il gruppo a oltre un minuto di distanza fino al traguardo. (Corriere del Ticino)

Una gara lunga, come si addice a un Mondiale, la partenza da Winterthur per un primo tratto in linea di 69 chilometri per poi immettersi nel circuito di Zurigo da ripetere per sette volte. Sul traguardo si arriverà dopo 273 chilometri e con quasi 4.500 metri di disllivello. (Cyclinside)

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Ci auguriamo di no, e che il trio delle meraviglie possa farci godere con un spettacolo degno dei grandi eventi. La sfida iridata dei professionisti, 273 chilometri da Winterthur a Zurigo, dovrebbe essere un affare per tre nazioni, Belgio, Slovenia e Olanda. (TUTTOBICIWEB.it)

Il fuoriclasse sloveno è campione del mondo e, nello stesso anno in cui aveva trionfato al Giro d'Italia e al Tour de France, conquista anche la maglia iridata, dominando la prova in linea a Zurigo, con un'azione semplicemente "senza senso". (il Dolomiti)

15.55 (-54 km): Nuovo passaggio sul traguardo per la coppia di testa, 40” il vantaggio su Healy, Onley e Skujins. Più indietro Van der Poel, mentre Evenepoel se la prende con i compagni di gruppo per la poca collaborazione. (Bicisport)