Renzi e Calenda, lista comune in Campania. Incognita De Luca

anteprima24.it INTERNO

Si potrebbe arrivare quindi a un paradosso: se il M5s continuerà a dire “no” a De Luca, favorirà la confluenza di Renzi e Calenda nel centrosinistra che sostiene il presidente uscente.

Una presa di posizione che ha scatenato le ire del Pd, che ha accusato Calenda e Renzi di favorire il centrodestra.

Tempo di lettura: 1 minuto. Napoli – “Con Calenda lavoriamo insieme per le prossime regionali, in Puglia, Veneto, Toscana, Marche e Campania”. (anteprima24.it)

Ne parlano anche altre fonti

E gruppi di coordinamento con tutte le forze politiche sulle questioni più sentite dai pugliesi, a cominciare sicuramente dalla scrittura del nuovo PSR e dalla sanità. Nasce la Coalizione della Puglia (CassanoLive)

In lizza l’ipotesi di Dario Stefàno, vicepresidente dei senatori Pd, in ottimi rapporti con Renzi e da tempo critico verso Michele Emiliano. Sui social, intanto, il gruppo “Avanti Renzi” fantastica sul nome del ministro pugliese, la renziana Teresa Bellanova come candidato alle regionali e lancia un sondaggio. (Il Fatto Quotidiano)

Con un chiaro obiettivo: spostare il terreno di scontro con Pd e 5 Stelle da Palazzo Chigi alla Puglia. È quanto sogna di fare Matteo Renzi. (ilGiornale.it)

“L’atteggiamento di Italia Viva in Calabria e in Puglia – attacca Nicola Oddati della segreteria nazionale del Pd – rischia di essere un regalo alla destra di Salvini e al sovranismo. Ho visto che con il movimento di Calenda c’è una convergenza in Puglia, quando andremo a votare in Puglia noi non appoggeremo Emiliano o Fitto e troveremo un terzo candidato”. (Il Valore Italiano)

Mi ostino a pensare che quella di Renzi, Calenda e Della Vedova non sia una decisione definitiva ma un avviso ai naviganti. Agli «errori» di Emiliano «non si rimedia» dividendo la coalizione di centrosinistra con un candidato presidente aggiuntivo rispetto a quello eletto dalle primarie”. (ruvochannel.com)

“Non ci sentiamo – continua Lubatti – più rappresentati dall’attuale Pd, virato da posizioni condivise ad inaccettabili. Azione di Carlo Calenda mette radici in Piemonte, così come nel resto d’Italia. (TorinOggi.it)