Sicilia ritorna in zona arancione: ecco cosa si può fare e cosa no

CataniaToday INTERNO

Sicilia, quindi, in zona arancione.

Da oggi 6 aprile le regioni cambiano colore e l'Italia sarà tutta in zona rossa e arancione.

Anche con il colore arancione restano chiuse le palestre e le piscine

Undici saranno le regioni in zona arancione e nove quelle in zona rossa, mentre il governo di Mario Draghi lavora a una possibile, graduale riapertura a partire dal 20 aprile dove i numeri dell'epidemia saranno in miglioramento. (CataniaToday)

Ne parlano anche altre testate

In arancione tutte le altre, ovvero le province di Trento e Bolzano, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Basilicata, Sicilia e Sardegna. La pandemia di Covid continua a correre e continua anche la divisione in “colori” delle Regioni italiane. (leggo.it)

Tampone antigenico o molecolare con esito negativo 48 prima di tornare in Italia dall’estero, più comunque cinque giorni di quarantena e tampone con esito negativo. Zona arancione: cosa si può tornare a fare. (Prima Pavia)

Anche i pazienti Covid ricoverati in ospedale superano aumentano vertiginosamente: sono esattamente 1.127, di cui 153 in terapia intensiva. TÀ. TÀ. Torna in zona arancione, la Sicilia, dopo il breve periodo di lockdown dettato dalle festività pasquali. (Il Giornale Di Pantelleria)

Condividi. . . . . . CIVITAVECCHIA – Dopo il weekend pasquale in rosso, con la città semideserta, Marina e parchi interdetti al pubblico, negozi chiusi e buona percentuale di civitavecchiesi che hanno optato per l’asporto, garantendo una boccata d’ossigeno ai ristoratori locali, anche Civitavecchia oggi torna in zona arancione. (Civonline)

ATTIVITà SPORTIVA E MOTORIA — L’attività sportiva e motoria all’aperto, comunque, resta consentita sia in zona rossa che in zona arancione. (La Gazzetta dello Sport)

Zona arancione: cosa si può tornare a fare. Il nuovo decreto del Governo che fissa regole e divieti fino al 30 aprile 2021, per tutto il mese prevede due soli colori, rosso o arancione: tradotto, bar e ristoranti – gli ambiti a più alta socialità – rimarranno chiusi. (Prima Lodi)