Sparatoria a Qualiano, il pistolero Bevilacqua nel 2006 aveva ucciso il suocero

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Nel 2008 la Corte d’Assise d’Appello di Salerno, confermando la condanna di primo grado a 14 anni e 4 mesi di reclusione, divenuta irrevocabile l’anno successivo.

Bevilacqua, di origine rom, ha trascorso alcuni anni in carcere ed è tornato in libertà.

Nel 2016 è stato nuovamente arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, a Qualiano, al termine di un inseguimento per 10 chilometri dopo essere fuggito a un posto di blocco dei carabinieri. (TERRANOSTRA | NEWS)

Ne parlano anche altri giornali

Marco Bevilacqua, il 37enne fermato oggi dai carabinieri per tentato omicidio plurimo dopo i colpi esplosi contro un gruppo di giovani a Qualiano, nel 2006, a 20 anni, fu arrestato per l'omicidio del suocero, avvenuto il 24 gennaio di quell'anno a Scafati, al culmine di una lite. (Lo Strillone)

Prima ha sottratto la pistola a una guardia giurata minacciandola con un coltello a un distributore di benzina, poi con l’arma ha fatto fuoco contro un gruppo di ragazzi che erano fermi davanti a un bar, colpendone quattro. (L'Unione Sarda.it)

Marco Bevilacqua, il 37enne fermato all'alba per il tentato omicidio plurimo avvenuto nella tarda serata di ieri a Qualiano, nel 2006 è stato arrestato per l'omicidio del padre dell'allora compagna, Salvatore Bevilacqua. (ROMA on line)

Bevilacqua ha trascorso alcuni anni in carcere ed è poi tornato in libertà a prima sottratto la pistola a una guardia giurata, poi ha utilizzato l'arma per fare fuoco contro un gruppo di giovani in sosta davanti a un bar di Qualiano (NAPOLI). (la Città di Salerno)

I quattro ragazzi si trovavano davanti a un bar quando Bevilacqua ha iniziato a sparare con l’evidente intenzione di colpirli. I carabinieri hanno arrestato Marco Bevilacqua, 37 anni, già noto alle forze dell’ordine, e stanno indagando sui motivi del gesto. (Open)

Intanto si trova nel carcere di Poggioreale, in attesa dell’udienza di convalida del fermo. Nel 2008 la Corte d’Assise d’Appello di Salerno, confermando la condanna di primo grado, stabili’ che dovesse scontare 14 anni e 4 mesi di reclusione. (Il Fatto Vesuviano)