Stellantis, gli operai ex Fiat vanno a studiare in Francia (per 160 euro al giorno)

Corriere della Sera ECONOMIA

effetto covid Fca a Melfi si ferma una settimana Colpa della crisi (mondiale) dei microchip di Claudio Del Frate. Difficile calcolare l’effetto e la causa.

Se favorisce un’ibridazione culturale tra i modelli va presa con entusiasmo

Quel che Tavares vuole però è che gli operai italiani vadano a studiare il modello francese, opportunamente retribuiti.

C’è uno spread — il top manager l’ha evidenziato nei primi incontri — tra gli impianti italiani e quelli francesi e va colmato per non procedere a razionalizzazioni che possono determinare un pesante scontrino sociale. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Il crossover Fiat sarà assemblato da aprile 2023, quello Jeep da novembre 2022 e Alfa in teoria ottobre 2023. Sono previste versioni benzina, le prime ad arrivare, elettriche, e due novità: mild hybrid e a trazione integrale elettrificata per Alfa Romeo e Jeep. (Auto.it)

Il contributo è rivolto a finanziare sia attività e comunicazione digitale, sia iniziative in presenza , da realizzare nell’anno 2021 in conformità ai futuri DPCM e disposizioni anti-Covid. (MI-LORENTEGGIO.COM.)

Il gruppo Stellantis sembra puntare forte verso due direzioni: Suv ed elettrico. L’ingresso di Alfa nella galassia Stellantis dovrebbe offrire qualche opportunità in più per una rivalutazione del marchio italiano (Tom's Hardware Italia)

Da quello che si sa sino ad ora, la produzione della versione 100% elettrica sarebbe prevista nell'ottobre del 2023. Già a maggio inizierà la costruzione della versione elettrica con accumulatori BYD. (HDmotori)

Il numero di veicoli dei marchi del gruppo Stellantis immatricolati nel primo trimestre del 2021 è salito del 10,8 per cento a 854.151 unità. In Austria, il nuovo gruppo Stellantis ha registrato una crescita del 22,1 per cento nel numero di veicoli venduti nel primo trimestre del 2021 rispetto allo stesso trimestre del 2020. (ClubAlfa.it)

Nimo ha venduto in questo modo 250 veicoli nel corso del mese di gennaio 2020: un numero altissimo e sospetto. Su 268 codici ‘illegali’ controllati dagli investigatori, si è scoperto che erano tutti riconducibili ad Apollon Nimo. (FormulaPassion.it)