La produzione industriale in calo da 26 mesi

Articolo Precedente
Articolo Successivo
Produzione industriale in lieve rialzo a marzo rispetto al mese precedente ma ancora, in calo per il 26esimo mese consecutivo, su base annua, mentre emergono rischi di nuovi shock per le imprese più vulnerabili all’export a causa dei dazi. Una debolezza quella del sistema industriale che preoccupa sia i sindacati sia i consumatori che parlano di ‘disastro’, mentre Confcommercio mette in guardia sulla “riduzione nei beni di consumo”. (Juorno)
Ne parlano anche altri media
È proseguito anche a marzo, ventiseiesimo mese consecutivo, il calo tendenziale della produzione industriale italiana. Mese su mese invece si registra un debole aumento dello 0,1% e nella media del primo trimestre il livello della produzione aumenta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. (Il Fatto Quotidiano)
Una debolezza quella del sistema industriale che preoccupa sia i sindacati che i consumatori che parlano di «disastro», mentre Confcommercio mette in guardia sulla “riduzione nei beni di consumo». (L'Eco di Bergamo)
Sono ventisei mesi consecutivi che la produzione industriale chiude col segno negativo. La fabbricazione di articoli in gomma e plastica chiude il mese con una flessione del -0,1% rispetto a febbraio 2025 e con un calo del -2,4% nel confronto con lo stesso mese dell'anno scorso. (Polimerica)

Dopo che la produzione industriale è rimbalzata in Germania del 3% a marzo, il primato del governo Meloni è indiscusso. Ieri l’Istat ha allungato di un’altra trentina di giorni la crisi industriale che coinvolge tutte le categorie, tranne la produzione dell’energia. (Il Manifesto)
ROMA – A marzo 2025 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti dello 0,1% rispetto a febbraio, e nella media del primo trimestre il livello della produzione è cresciuta dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti. (Il Globo)
'Stiamo precipitosamente tornando indietro' (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Tirano, 10 mag - 'L'industria ha chiaramente dei problemi. Oggi l'economia italiana dipende anche fortunatamente dai successi sui servizi, sul turismo e anche sull'agricoltura come tutto il mondo, ma ha dei problemi che devono essere risolti sulle grandi scelte'. (Il Sole 24 ORE)