Jorge Martin, investito in pista in Qatar: "Vivo per miracolo, poteva andare peggio"

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Jorge Martin, campione del mondo in carica con Aprilia, ha vissuto un momento di puro terrore durante il Gran Premio del Qatar a Lusail, dove un errore in curva gli è costato non solo la caduta, ma anche l’impatto con la moto di Fabio Di Giannantonio, sopraggiunta troppo velocemente per evitarlo. Lo spagnolo, reduce da un infortunio alla mano sinistra che lo aveva tenuto lontano dalle competizioni per due mesi, è finito al centro di un nuovo incubo: trasportato d’urgenza all’Hamad General Hospital di Doha, i medici hanno diagnosticato uno pneumotorace con lieve soffusione pleurica, otto fratture agli archi costali posteriori e tre alle costole laterali.

"Ringrazio Dio, poteva andarmi peggio", ha detto Martin dall’ospedale, consapevole di aver rischiato grosso. Gli esami, per fortuna, hanno escluso traumi cranici, lesioni alla colonna vertebrale o danni agli organi interni, ma il bilancio resta pesante. Quella che doveva essere una festa – il suo ritorno in pista dopo la forzata assenza – si è trasformata in un dramma annunciato: già al 14° giro, mentre cercava di tenere il passo, la sua Aprilia RS-GP ha perso aderenza sul cordolo tra la curva 12 e la 13, lasciandolo in balia del destino.

Di Giannantonio, incolpevole, non ha avuto scampo. Il pilota romano del team VR46, reduce da un altro contatto con Alex Márquez che lo aveva relegato in coda, si è trovato davanti Martin senza margine di manovra. L’impatto è stato inevitabile, e le immagini della caduta hanno fatto il giro del web, scatenando preoccupazione tra i tifosi.

Quella di Lusail è l’ultima di una serie di disavventure per Martin, il cui 2025 sembra segnato dalla sfortuna. Dopo il doppio infortunio a febbraio, che lo aveva costretto a saltare i primi tre gran premi, ora si ritrova di nuovo fermo, con tempi di recupero ancora da valutare. Aprilia, intanto, trattiene il fiato: perdere il suo pilota più forte in una stagione già complicata sarebbe un colpo durissimo.