Covid, Giani: Manterrò zone rosse se indice sopra 250, forse Prato e Empolese

LaPresse INTERNO

Quindi le zone sociosanitarie che superano il limite di 250 casi le terrò in zona rossa.

Ma se la Toscana sarà zona rossa o meno lo deciderà la cabina di regia del governo.

Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a ‘Storie Italiane’ su RaiUno.

Una decisione sarà presa in giornata, forse la provincia di Prato e la zona del Valdarno nell’Empolese, i dati stanno ancora arrivando”

(LaPresse) – “Manterrò per quanto riguarda le aree sociosanitarie zone rosse dove l’indice di contagio supera i 250 ogni 100mila abitanti”. (LaPresse)

La notizia riportata su altri giornali

Zona arancione Sono diverse le regioni che, dopo il consueto monitoraggio del venerdì, da lunedì 12 aprile potrebbero cambiare colore passando dalla fascia rossa a quella arancione. (Calabria 7)

Attualmente si trovano in zona rossa Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Valle d’ Aosta Se i dati della vigilia verranno confermati nel monitoraggio che arriva oggi, solo Campania, Valle d' Aosta e Puglia rimangono nella fascia di rischio più alta. (Il Caudino)

Le regioni tra zona rossa e zona arancione. Partiamo prima da chi si trova oggi in zona rossa: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Toscana, Val d’Aosta. (Thesocialpost.it)

Nel secondo tempo l’Elche ci prova ma non riesce a trovare il gol del 2-2 finché all’88’, dopo un fallo di mano di Mojica, Rafa Mir realizza il 3-1 su rigore. Sfida salvezza in Liga con l’Huesca che vince 3-1 lo scontro diretto contro l’Elche e vola fuori dalla zona retrocessione ai danni del diretto avversario. (CIP)

Dopo la sconfitta del 10 marzo contro l’Atletico Madrid, i Leoni hanno preso gusto a pareggiare. L’Alaves era a caccia di punti in ottica salvezza, ma oggi è mancata cattiveria sotto porta: su nove tiri, nessuno è finito nello specchio della porta. (CIP)

Sarà questa la tonalità predominante in Italia da martedì prossimo, 13 aprile. Tutti gli altri 12 territori saranno invece confermati nella fascia intermedia in cui già versano: Sicilia, Sardegna, Basilicata, Molise, Lazio, Abruzzo, Liguria, Umbria, Marche, Veneto e le province autonome di Trento e Bolzano. (RagusaNews)