Vaiolo delle scimmie, primo caso in Sicilia: contagiato a Londra

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La diagnosi arriva dall'ospedale Civico di Palermo. 1' DI LETTURA. PALERMO – Il primo caso in Sicilia di Vaiolo delle scimmie è stato diagnosticato a Palermo, all’ospedale Civico, dall’infettivologo Tullio Prestileo, che dirige l’Unità operativa patologie infettive nelle popolazioni vulnerabili.

Oggi l’esame eseguito al laboratorio di virologia del Policlinico di Palermo dai professori Giovanni Giammanco e Donatella Ferraro ha confermato la diagnosi

Il paziente, un quarantenne del capoluogo siciliano, ha contratto la malattia a Londra, una decina di giorni fa,a causa di un contatto con un positivo e ha accusati i primi sintomi giovedì scorso. (Livesicilia.it)

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Il paziente al momento e’ ricoverato nel reparto delle malattie infettive con condizioni cliniche non gravi e stabili E’ gia’ stata avviata l’indagine epidemiologica per il tracciamento dei contatti stretti. (MeteoWeb)

I sintomi - I primi sintomi della malattia sono febbre, mal di testa, dolori muscolari e alla schiena e gonfiore dei linfonodi. Si tratta di una persona che è stata contagiata verosimilmente all'estero, e attualmente si trova in isolamento nella propria abitazione. (Ticinonline)

«Attualmente le cure vanno a colpire i sintomi», ci spiega il medico cantonale Numeri in crescita che però non preoccupano il medico cantonale. (Ticinonline)

Il vaiolo delle scimmie è una malattia virale rara che si trasmette dagli animali (in particolare roditori) all’uomo Più di 3’000 casi da maggio. Da inizio maggio, sono stati registrati più di 3’000 casi di vaiolo delle scimmie in diversi Paesi europei, americani e australiani. (Ticinonews.ch)

Da chiarire le cause del focolaio. “Si stanno anche facendo analisi per capire che non ci sia stata una mutazione, per il momento non ci sono segnali in questo senso (Ticinonews.ch)

La gravità delle lesioni progredisce con il passare del tempo, fino a raggiungere lo stato di pustole ed infine croste. La malattia dura in genere tra le due e le quattro settimane, ed in Africa uccide un paziente su dieci (QuiComo)