Siria, dopo il massacro dei civili resta solo la paura: «Hanno ucciso i miei familiari, ora penso a come far scappare i miei figli» - L'intervista

Siria, dopo il massacro dei civili resta solo la paura: «Hanno ucciso i miei familiari, ora penso a come far scappare i miei figli» - L'intervista
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«Hanno distrutto villaggi, incendiato case, profanato tombe. Non siamo più al sicuro», racconta Ahmed, operatore umanitario di Latakia, a Open Ahmed (nome di fantasia) è un operatore umanitario che vive nella regione costiera occidentale di Latakia, in Siria. Una roccaforte degli alawiti, minoranza sciita a cui apparteneva l’ex presidente Bashar al-Assad, dove oltre 1.200 persone sono state uccise nei massacri attribuiti a milizie sunnite filo-governative, che negli ultimi giorni si sono scontrate a ovest della Siria con i lealisti di Assad. (Open)

La notizia riportata su altre testate

La stima approssimativa è uscita dal meeting tenutosi ieri a Tripoli tra autorità locali, esercito libanese e Alto Commissariato Onu per i rifugiati dopo i massacri a danno del gruppo etnico-religioso alawita nell’ovest della Siria, comunità da cui proviene il deposto Bashar al Assad. (il manifesto)

Se dovesse succedere qualcosa verrebbero lasciati soli”. Con queste parole Zeidoun Zoubi, ricercatore e analista siriano, a metà febbraio avvertiva Damasco della necessità che il “nuovo Stato” intervenisse quanto prima per … (Limes)

Tuttavia, la fragile pace è stata presto infranta quando i lealisti di Assad hanno lanciato un’insurrezione armata nelle città costiere, prendendo di mira le forze di sicurezza del neonato regime. Il suo governo si è concentrato sulla prevenzione degli omicidi punitivi e sul tentativo di evitare che il paese precipiti nelle rappresaglie. (il manifesto)

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Aumenta ancora il numero di civili alawiti uccisi in Siria, tra cui donne e bambini, nei massacri compiuti dalle milizie sunnite governative e da bande di jihadisti, anche stranieri. Sono 1.225, secondo i dati raccolti dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria. (il manifesto)

Massacri di massa e saccheggi in Siria contro gli alawiti, perpetrati dai miliziani islamisti che hanno assunto il controllo del Paese dopo la cacciata di Bashar al Assad. Da giovedì 6 marzo, in diverse zone a prevalenza alawita, la stessa setta sciita a cui appartiene Assad, i residenti descrivono scene raccapriccianti, con strade insanguinate piene di cadaveri. (Alley Oop)