Una "valanga" di firme per chiedere le dimissioni di Daniela Santanché
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La petizione per chiedere le dimissioni della ministra del Turismo, Daniela Santanché, ha ricevuto una "valanga" di firme. Nell'arco di meno di 48 ore sono state ben 40mila per sottoscrizioni. La petizione è stata lanciata sulla piattaforma Change.org ed è volta a chiedere a Santanché, coinvolta in casi giudiziari legati alle società Visibilia (e non solo), di rinunciare al suo incarico. "Chiediamo le dimissioni di Daniela Santanchè dal suo incarico istituzionale - si legge nella descrizione della petizione -. (MilanoToday.it)
La notizia riportata su altre testate
“La decisione della Corte di Cassazione di mantenere a Milano il procedimento per truffa ai danni dell’Inps a carico della ministra Santanché? Daniela ha detto che avrebbe valutato e può darsi che valuti anche su questo. (Il Sole 24 ORE)
Ospiti di Vladimir Luxuria e Francesco Storace, i giornalisti Stefano Zurlo (Il Giornale) e Mario Giordano (la Verità). (Rai Storia)
personali ma, soprattuttoi, politiche, di opportunità. Dopo che nella tardissima serata di ieri la Corte di Cassazione ha resa nota la decisione di lasciare a Milano il processo per presunta truffa all’Inps a carico di Daniela Santanchè, ministra del Turismo, si aprono scenari nuovi sul suo futuro all’interno del governo. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
“Pressing” su Daniela Santanchè. La votazione sarà palese, e non c'è alcun dubbio sul fatto che al momento del voto la maggioranza farà quadrato attorno alla ministra, difficile che nel centrodestra qualcuno scelga di votare sì alla richiesta formale di dimissioni. (ilmessaggero.it)
Tutto fermo fino al 10 e 11 febbraio, quando la Camera dovrà votare la mozione di sfiducia presentata dai 5 Stelle e sostenuta da buona parte delle opposizioni: uno scoglio che Daniela Santanchè dovrebbe riuscire a superare senza troppi problemi. (il Giornale)
Servizio di Augusto Cantelmi Politica, scontro sulla giustizia. Il caso Santanchè (TV2000)