Decreto Antifrodi bonus edilizi con retroattività parziale! I chiarimenti del Fisco su visti e asseverazioni

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Decreto Antifrodi bonus edilizi con retroattività parziale!

Vediamo qui sotto un riepilogo di tutti i chiarimenti principali forniti dal Fisco.

Retroattività parziale: salvo solo chi ha già pagato le fatture ma non ha ancora comunicato l'opzione. Il chiarimento più importante è sicuramente quello che esclude la retroattività.

Per consentire ai contribuenti di trasmetterle, allora, «le relative procedure telematiche dell’agenzia delle Entrate saranno aggiornate entro il prossimo 26 novembre». (ingenio-web.it)

La notizia riportata su altre testate

L’innesco sono le segnalazioni dell’agenzia delle Entrate, mentre le informative di polizia giudiziaria stanno arricchendo una serie di fascicoli aperti in diverse procure della Repubblica italiane. (Il Sole 24 ORE)

I bonus casa sono stati uno strumento importante per la ripartenza dell’economia dopo la pandemia di covid. Parziale dietrofront, ma molto atteso. I due nuovi obblighi nati col decreto anti frodi non si applicano ai contribuenti che hanno usufruito di cessione del credito e sconto in fattura prima del 12 novembre cioè prima del decreto anti frodi stesso (iLoveTrading)

Questo significa non prima di metà gennaio 2022 e questo significherebbe anche impossibilità per i tecnici di rilasciare l’asseverazione e, quindi, pratiche di cessione credito e sconto in fattura non fattibili fino ad allora (Investire Oggi)

articolo 1, comma 574, della legge n. 147 del 2013, secondo cui i contribuenti che, ai sensi dell’articolo 17 del d.lgs. Tale limitazione non si applica, invece, alle spese sostenute per gli interventi effettuati sulle parti comuni dell’edificio. (Gazzetta del Sud)

Secondo l’Agenzia delle entrate il visto di conformità va richiesto solo per i dati relativi alla documentazione che attesta la sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione superbonus 110 . (Investire Oggi)

Le stesse regole riguardano anche l’ipotesi dello sconto in fattura. Ad esempio, per gli interventi del Sismabonus non rientranti nel Superbonus 110%, può rilasciare l’asseverazione della congruità delle spese il soggetto abilitato a rilasciarla per gli interventi di riduzione del rischio sismico che danno diritto al Superbonus (PMI.it)