Integrare vitamina D è fondamentale ma occhio alle pericolose interazioni con questi farmaci

Proiezioni di Borsa SALUTE

Dunque, integrare vitamina D è fondamentale ma occhio alle pericolose interazioni con questi farmaci

Integrare vitamina D è fondamentale ma occhio alle pericolose interazioni con questi farmaci. Coloro che assumono determinate tipologie di farmaci, però, devono prestare attenzione ad assumere vitamina D.

Un altro modo di integrare vitamina D è attraverso l’alimentazione.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità durante i mesi di maggior illuminazione, da marzo a settembre, dovrebbe essere piuttosto semplice fare scorta di vitamina D. (Proiezioni di Borsa)

Ne parlano anche altri giornali

In Umbria, poi, c’è un’elevata presenza di popolazione anziana e ci sono casi di condizioni patologiche costanti cui dover far fronte: il fatto che la popolazione sia anziana impone ancora di più di garantire una buona qualità della vita, per loro e per le famiglie. (ilmessaggero.it)

Per una ricarica di vitamina D portiamo a tavola questa lasagna gustosa e tipicamente autunnale. Approfondimento. Pochi mangiano questo pesce ricchissimo di vitamina D e fonte universale di lunga vita (Proiezioni di Borsa)

Tre dosi al giorno fra medicinali per problemi cardiovascolari e ipertensione, più consumo fra gli uomini e al Sud, con una spesa pro capite ogni anno di circa 660 euro. Vitamina D, aspirina, antibiotici e gastroprotettori i farmaci più usati sopra i 65 anni (Adnkronos)

Nelle donne la prevalenza di farmaci per il trattamento dell'osteoporosi è pari al 48,4% Al Nord, infatti, si spendono 593 euro per utilizzatore, rispetto ai 759 euro del Sud. (Farmacista33)

In generale, la classe di farmaci che presenta la minore variazione è quella degli ipolipemizzanti e l'unica con delta positivo resta quella degli anticoagulanti Il calo maggiore si riscontra per gli antibiotici (-22,9%), i farmaci per l'osteoporosi (-16,7%), gli ormoni sessuali e modulatori del sistema genitale (-17,6%), i Fans (-13,2%) e i farmaci attivi sul sistema cardiovascolare (-9,1%). (Today.it)

Tornando alla vitamina D, sono anche motivo di apprensione gli echi su un possibile uso «per proprietà che non ha, di protezione dalle infezioni, piuttosto che di efficacia rispetto al Covid Il fatto che il 50% degli anziani abbia ricevuto almeno un antibiotico nell’anno è un dato che conferma un sovrautilizzo». (Il Sole 24 ORE)