Promozione Tesla Model 3, perché conviene e perché no
Vantaggi. Insomma, con questa soluzione la Model 3 non scende di prezzo, ma sicuramente la pronta consegna può essere una soluzione interessante per ricevere rapidamente una vettura già allestita con un prezzo interessante.
Il prezzo include già l'incentivo statale, ovvero l'Ecobonus da 4.000 euro.
Un altro piccolo svantaggio è che le auto in pronta consegna non sono configurabili a piacere, ma vanno acquistate così come sono, con gli optional, i colori e gli interni presenti. (Motor1 Italia)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’apertura della fabbrica è prevista per il mese di luglio del 2021. La Gigafactory si farà, dunque, nonostante le preoccupazioni sull’impatto che potrebbe avere sugli habitat e sulle risorse idriche della zona. (Euronews Italiano)
La berlina completamente elettrica Tesla Model 3, è stata nominata come una delle prime 10 auto da acquistare secondo Consumer Reports. Ti potrebbe interessare: Tesla Model 3 rilascerà una nuova versione “Made in China”. (Notizie Ora)
Secondo quanto emerso, nel dettaglio, tesla starebbe lavorando a pacchi batteria da 108 celle con voltaggio di circa 405V , in grado di offrire 110KWh, indice dell’introduzione di una nuova architettura strutturale e progettuale nelle batterie che equipaggeranno la nuova gamma di auto elettriche Tesla. (Tecnoandroid)
La scelta sarebbe caduta su un nuovo pacco batterie, non quindi sul semplice aggiornamento della chimica delle attuali celle al litio. Parliamo di: Tesla. Potrebbero esserci novità importanti per Tesla in merito all’autonomia massima delle proprie automobili. (GreenStyle)
Ora l'Alta corte amministrativa ha sancito in via definitiva il rispetto di tutte le normative legali da parte della Tesla, anche se mancano ancora tutte le autorizzazioni al progetto della Gigafactory. (Quattroruote)
Alla fine la Tesla l'ha avuta vinta e potrà tornare a disboscare l'area nella quale intende costruire il suo primo impianto europeo per la costruzione di auto elettriche in Europa. In seguito l'azienda ha comprato dallo Stato un'area di 300 ettari parzialmente coperti di foresta per 41 milioni di euro, ottenendo l'autorizzazione ad abbattere gli alberi. (EuropaToday)
