Dai dazi di Trump al ritorno del mercantilismo: cosa c’è dietro

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Dai dazi di Trump al ritorno del mercantilismo: cosa c’è dietro. Negli ultimi anni, soprattutto sotto la presidenza di Donald Trump, gli Stati Uniti hanno rilanciato una strategia economica che molti pensavano appartenesse al passato: i dazi doganali, cioè tasse sui prodotti importati. L’obiettivo dichiarato era quello di ridurre il forte squilibrio commerciale che vede gli USA comprare molto più di quanto vendano. (Scenari Economici)
La notizia riportata su altri media
Il resto del mondo rispose con misure simmetriche, innescando una spirale di tensioni commerciali. Correva l’anno 2018, prima presidenza Trump. Il virus della follia daziaria aveva già contagiato l’amministrazione statunitense, alimentando l’illusione di poter governare il commercio globale attraverso un ritorno al protezionismo. (Agenda Digitale)
Molti economisti hanno criticato la mossa ricordando che il calo dei lavoratori nell’industria è strutturale e probabilmente irreversibile, dato il peso sempre maggiore dei servizi. L’amministrazione Usa guidata da Donald Trump ha più volte motivato i dazi con la necessità di riportare la manifattura negli Stati Uniti (Milano Finanza)
Particolare attenzione viene riservata all’impatto delle Global Cities e dei crescenti fenomeni di urbanizzazione sui flussi di merci, capitali e dati, sulla mobilità e le infrastrutture, sulle migrazioni e le disuguaglianze socio-economiche. (ISPI)

«Ogni anno l’America spende 200 miliardi di dollari in sussidi per il Canada» ha spiegato il presidente degli stati Unit Donald Trump poco prima dell’incontro con il neo primo ministro Marc Carney. “Eppure, non abbiamo bisogno di nulla di ciò che hanno». (La Stampa)
Le criptovalute stanno mostrando la loro natura di fonte di corruzione. A pochi giorni dal suo prossimo intervento a Cagliari, dove sarà ospite al convegno sul largo consumo Linkontro, organizzato da NielsenIQ, Joseph Stiglitz, Nobel per l’Economia nel 2001, docente universitario e già capo del dipartimento di ricerca economica della Banca Mondiale, non ha dubbi: «Gli Usa usciranno sconfitti dalla guerra commerciale». (Corriere della Sera)
Se non avesse successo, i dazi di ritorsione avrebbero un effetto boomerang sulla nostra economia. Curiosamente, nel 1947 in 90 giorni venne finalizzato il piano Marshall. (Economy Magazine)