La Fed è pronta a combattere l'inflazione a (quasi) tutti i costi

Start Magazine ECONOMIA

Che cosa ha deciso la Fed. Il commento di Paolo Zanghieri, senior economist di Generali Investments Oltre al previsto aumento dei tassi di 75 pb, la riunione di settembre ha mostrato che la Fed è determinata a inasprire le condizioni monetarie a un ritmo ancora più rapido e che prevede di mantenere i tassi a un livello restrittivo più a lungo. I messaggi piuttosto aggressivi dei dots e della conferenza stampa miravano a dissipare la percezione del mercato secondo cui la Fed potrebbe rinunciare a mantenere i tassi alti a lungo per i timori di una recessione. (Start Magazine)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Secondo il ceo di DoubleLine, vale la pena prestare attenzione al messaggio che il mercato dei Treasuries Usa sta lanciando, in un contesto in cui l’inflazione viaggia tra l’8% e il 9%. (Finanzaonline.com)

Ridurre occupazione e salari per contenere l’inflazione e raffreddare i prezzi. E’ questa la terapia d’urto che la Fed sta cercando di utilizzare per curare il paese e tentare di evitare lo spettro della recessione globale. (Panorama)

Fattore tassi Fed e incertezza sui mercati: gli economisti di Goldman Sachs rivedono al ribasso le stime sull’indice S&P 500: il target del listino benchmark della borsa Usa è pari ora a 3.600 dai 4.300 precedentemente previsti. (Borse.it)

Proprio nelle scorse ore l’euro ha toccato un nuovo minimo storico per quanto riguarda il proprio rapporto con il dollaro. (QuiFinanza)

L’inflazione sembra non voler mollare la presa, tanto che le banche centrali si trovano costrette ad aumentare i tassi di interesse. A partire dalla statunitense Fed che ha varato un nuovo rialzo dello 0,75%, portando così il costo del denaro al 3,5% circa, il livello più alto mai raggiunto dalla crisi del 2008. (la VOCE del TRENTINO)

Sotto molti aspetti, Powell ha detto poco in questa settimana che non abbia già detto in precedenza. I rendimenti globali hanno continuato a salire durante la scorsa settimana, sulla scia dell’aumento dei tassi della Federal Reserve (Fed) di 75 punti base. (Milano Finanza)