NBA, Aaron Gordon commenta Gara 1: “Siamo stati troppo morbidi”
Al termine di quest’ultima, l’ala di Denver Aaron Gordon ha commentato in questo modo la sconfitta:. “Siamo stati troppo morbidi.
Questo è un atteggiamento sbagliato, in quanto abbiamo subito la loro rimonta.”. Gordon ha concluso il match con 18 punti realizzati e quattro rimbalzi catturati.
La franchigia del Colorado sembrava in pieno controllo della partita, essendo stats in vantaggio di dieci punti durante il terzo quarto. (NbaReligion)
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I Suns, trascinati dai suoi 17 punti e 15 assist con 0 palle perse - terza partita in carriera ai playoff con cifre del genere per CP3, nessuno come lui nella storia NBA (Magic Johnson al 2° posto con 2 è l'unico ad averne giocata più di una in postseason) - travolgono gli ospiti nel primo tempo e poi amministrano senza affanno nella ripresa un vantaggio che supera comodamente le 20 lunghezze. (Sky Sport)
Tutto sembra possibile ora per i Suns, trascinati dallo straordinario Chris Paul ad un netto 123-98 in gara-2 sugli irriconoscibili Nuggets. Denver: Jokic 24 (8/14, 1/3, 5/5 tl), Porter 11, Millsap 11. (La Gazzetta dello Sport)
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Nonostante la buona prestazione di JaMychal Green (10 punti, 11 rimbalzi), i Nuggets non riescono a rimontare. Sentendo Denver sull'orlo della rottura, Chris Paul affonda i colpi, segnando nove punti di fila e spingendo il divario a +18 (102-84). (Pianetabasket.com)
Attualmente il numero 15 è impegnato nella semifinale contro i Phoenix Suns e sotto 1-0 dopo il primo episodio della serie. Il record precedente di "tardività" al draft sfociata poi in MVP apparteneva a Steve Nash e a Giannis Antetokounmpo, entrambi chiamati con la numero 15. (Sport Fanpage)
Il 26enne serbo ha superato il centro camerunense dei Philadelphia 76ers Joel Embiid e il play dei Golden State Warriors Stephen Curry succede. Jokic, che è in corsa anche per il titolo Nba con i suoi Nuggets impegnati nella seminfinale della Western Conferecne contro i Pheonux Suns, è il terzo giocatore europeo della storia a ricevere il premio di Mvp dell'Nba, 14 anni dopo il tedesco Dirk Nowitzki, ex stella dei Dallas Mavericks, e appunto Giannīs Antetokounmpo (IL GIORNO)