Taiwan: Casa Bianca, azioni Cina irresponsabili e provocatorie

LAPRESSE ESTERI

Lo ha detto il portavoce della Sicurezza nazionale, John Kirby, in riferimento al lancio di “undici missili balistici” contro Taiwan da parte della Cina

Washington (Usa), 4 ago.

(LaPresse) – Gli Stati Uniti “condannano” le azioni “irresponsabili” e “provocatorie” della Cina, seguite alla visita a Taiwan della speaker della Camera Nancy Pelosi.

(LAPRESSE)

Su altre fonti

Jet in volo e 11 missili: la morsa di Pechino attorno a Taiwan dalla nostra inviata Anna Lombardi. Condanna dei paesi del G7, invito alla calma della Ue. La Cina convoca gli ambasciatori. (la Repubblica)

"Sono gli Stati Uniti che hanno provocato i guai, la crisi e che continuano ad aumentare le tensioni", ha affermato il ministro degli Esteri Wang Yi, commentando con toni aspri il comunicato congiunto del G7 che ieri ha chiesto a Pechino di evitare una "aggressiva attività militare" per il rischio di una "escalation non necessaria" e di "non cambiare unilateralmente lo status quo con la forza". (Tiscali Notizie)

Il Giappone chiede alla Cina lo stop immediato alle manovre. Il ministro degli Esteri giapponese Yoshimasa Hayashi ha chiesto alla Cina di «fermare immediatamente» le esercitazioni militari intorno a Taiwan, decise in risposta alla visita nell'isola della speaker della Camera USA Nancy Pelosi, dopo gli sviluppi che hanno visto cinque missili balistici cinesi cadere nella zona economica esclusiva nipponica (Corriere del Ticino)

In una nota diffusa nel pomeriggio, il colonnello Shi Yi, portavoce del Comando del teatro orientale della Pla, ha osservato che le attività sull'area di mare predeterminata al largo di Taiwan hanno permesso di "testare le capacità di attacco di precisione e di blocco dell'area. (La Sicilia)

Nelle scorse ore, dopo le mobilitazioni cinesi in seguito alla visita della speaker della Camera dei rappresentanti americana Nancy Pelosi, il governo di Tokyo tramite il segretario capo di gabinetto Hirokazu Matsuno ha sollecitato «fortemente una risoluzione pacifica» della questione Cina-Taiwan tramite vie diplomatiche a Pechino. (Open)

Insomma in questo scontro durissimo tra Washington e Pechino si inserisce anche Tokyo che potrebbe diventare presto un obiettivo della furia cinese nella regione. E tornano alla mente le parole di Henry Kissinger che ha prfetizzato nella regione una scontro tra Pechino e Washington in grado di risvegliare le catastrofi della Prima Guerra Mondiale (Liberoquotidiano.it)