I disabili veneti non riescono a prenotare il vaccino. Zaia: ‘c’è la ‘scorciatoia’

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Proprio per questa ragione stiamo monitorando l’effettiva applicazione di tale priorità da parte delle regioni, e contemporaneamente, valutando le possibili alternative per poter facilitare e omologare le procedure di iscrizione alla vaccinazione”.Lo ha annunciato il ministro per le Disabilità Erika Stefani in audizione in Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati

Vaccini: Stefani, monitoriamo applicazione priorità disabili. (altovicentinonline.it)

La notizia riportata su altri giornali

Nella prima ondata avevamo un rapporto di 6 a 1 tra area non critica e terapia intensiva. Oggi continuiamo a ricoverare in media 80-100 persone al giorno e il 15% di questi finisce in terapia intensiva. (TrevisoToday)

Lo ha detto il governatore in conferenza stampa - Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev /CorriereTv. Noi abbiamo deciso di non fare in questa fase in via precauzionale più vaccini AstraZeneca sotto i 60 anni, ma c'è di gran lunga più rischio di guarire di Covid che con il vaccino»: lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in conferenza stampa. (Corriere TV)

La provincia con il maggior numero di nuovi positivi oggi è Padova (271). I nuovi positivi sono il risultato delle analisi di 44.878 tamponi, pari ad una incidenza del 2,76% (ilgazzettino.it)

In ospedale per Covid abbiamo 2.298 pazienti, undici in più di ieri, distribuiti fra terapie intensive (323) e area non critica (1.975). Le vaccinazioni in farmacia dovranno essere eseguite in un locale separato ed i farmacisti potranno inoculare il vaccino solo dopo aver seguito un corso. (VeronaSera)

In via precauzionale al momento non faremo più vaccini AstraZeneca sotto i 60 anni. Abbiamo fatto una lunga riunione con tutti i direttori generali delle Ulss, al momento abbiamo 198mila vaccini a disposizione di cui 68mila AstraZeneca, 93mila Pfizer e 37mila Moderna. (PadovaOggi)

Se toglieranno gli under 65, o se lo sospenderanno totalmente, la campagna vaccinale rischia un rallentamento non da poco, senza contare il problema dei richiami. Ci serve stabilità di fornitura, senza rischiamo di avere dosi solo per i richiami e di dover fermare le nuove vaccinazioni" (La voce di Rovigo)