Omicidio Bellocco, gli affari delle mafie che comandano negli stadi: “In curva una miniera d’oro”

Omicidio Bellocco, gli affari delle mafie che comandano negli stadi: “In curva una miniera d’oro”
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La Repubblica INTERNO

MILANO — Non serviva l’uccisione a coltellate di Antonio Bellocco da parte di Andrea Beretta, a sua volta ferito da un proiettile, per comprendere il clima di tensione che negli ultimi anni avvolge la curva Nord nerazzurra. «Una polveriera», racconta chi conosce spaccature sempre più acute negli ultimi mesi, «ormai era peggio di San Luca», e il riferimento è a dinamiche e faide tipiche di ’ndrang… (La Repubblica)

Se ne è parlato anche su altri giornali

A quel punto, Beretta avrebbe mostrato la pistola per intimidire l’altro capo ultrà. Dopo l’omicidio ha raccontato che nelle ore precedenti alla lite mortale era in macchina proprio con Bellocco, con cui sono volate parole pesanti seguite da minacce di morte e si è arrivati alle mani. (Sky Tg24 )

Antonio Bellocco non era vicino alla ‘ndrangheta, ma ne faceva parte a tutti gli effetti . Un procedimento coordinato dalla Procura antimafia di Reggio Calabria contro il ramo della cosca Bellocco che da anni aveva colonizzato San Ferdinando, piccolo centro portuale che dista una manciata di chilometri da Rosarno, roccaforte del clan. (Gazzetta del Sud - Edizione Reggio Calabria)

Vaciago: «Restituiamo le curve ai tifosi. No criminalità organizzata»

ALLARME – Guido Vaciago scrive con amarezza: «Che la malavita organizzata si sia infiltrata nelle curve degli stadi italiani non è un segreto. A ricordarci fino a che punto ci sia riuscita ce lo ricordano allarmanti fatti di cronaca come quello accaduto ieri a Cernusco sul Naviglio. (Inter-News)