L'Italia prende tempo sullo stop ai veicoli benzina e diesel

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Il percorso da seguire deve quindi essere razionale e ben ponderato, pertanto il passaggio alle auto elettriche non può essere l’unica soluzione possibile e si rende dunque necessaria una revisione dei piani iniziali.

Il Governo ritiene necessaria una una revisione del programma che prevede lo stop alla vendita di auto alimentate a benzina e diesel dal 2035 per favorire una gestione della transizione ecologica che tenga conto delle esigenze dell’industria automobilistica italiana e di tutti gli aspetti che questo cambiamento comporta. (TuttoTech.net)

La notizia riportata su altri media

Clamorosa comunicazione del ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti. Da mesi, infatti, viene individuato nel 2035 il termine ultimo per lo stop alla vendita di auto a benzina e diesel. (QuattroMania)

L’Europa dal 2035 ha decretato lo stop alla vendita di auto termiche, benzina, diesel e ibride, ma l’Italia non ci sta e dice no alle misure previste nel pacchetto “Fit for 55”. Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti è contrario allo stop della vendita di auto termiche dal 2035. (NEWSAUTO)

FIT FOR 55, FONDAMENTALE MA RISCHIOSO. “Alla luce del nuovo pacchetto climatico della Ue denominato Fit for 55, tengo a precisare che, per quanto gli obiettivi della transizione siano fondamentali. Durante un question time alla Camera, durante il quale il ministro Giorgetti ha anticipato la possibilità di un rinnovo degli incentivi auto, è infatti stata sollevata anche la questione Fit for 55. (Fleet Magazine)

Il documento finale della conferenza dedicata alla lotta al cambiamento climatico ha avuto diverse pieghe polemiche e l’attenzione si è concentrata su Cina, India ma anche gli Stati Uniti. Lo ha detto al question time il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti che è intervenuto sulla specifica posizione italiana nel Cop26 rispondendo a un quesito che gli è stato posto alla Camera. (Tiburno.tv)

Foto Pexels | Skitterphoto. Per l’Italia, infatti, “va considerata l’alta vocazione industriale italiana e le caratteristiche manifatturiere del nostro sistema produttivo, che rischia di essere il più esposto rispetto a quelli dei grandi competitori industriali europei”, ha spiegato Giorgetti. (Alla Guida)

Ecco perché Roma chiederà alla Commissione europea una modifica del pacchetto Fit for 55 in merito a quanto concerne le emissioni derivanti dal settore automobilistico. L’incentivo dell’ecobonus auto è stato attivato per produrre benefici ambientali e per sostenere il comparto. (Il Fatto Quotidiano)