Tajani boccia i "Mega" di Musk, Salvini si prepara al raduno dei Patrioti a Madrid

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ESTERI

Elon Musk, il magnate sudafricano noto per le sue provocazioni e le sue ambizioni globali, ha lanciato su X, l’ex Twitter di sua proprietà, l’idea di “Mega”, acronimo di “Make Europe Great Again”, una versione europea dello slogan che ha caratterizzato la presidenza di Donald Trump. L’iniziativa, però, non ha trovato il favore unanime della destra italiana, già divisa su come rapportarsi ai nuovi scenari politici internazionali e ai protagonisti che li animano, tra cui lo stesso Musk, spesso visto come un alleato ma anche come un elemento di disturbo.

Matteo Salvini, leader della Lega, ha accolto con entusiasmo la proposta di Musk, definendola in sintonia con le idee che il suo partito sostiene da tempo. In un post sui social, accompagnato da una foto del patron di Tesla, Salvini ha ribadito il suo sostegno allo slogan, ricordando come sia stato già condiviso durante il raduno di Pontida e come verrà rilanciato sabato a Madrid, nel corso dell’incontro dei “Patrioti europei”. Tra i partecipanti, figure di spicco come Viktor Orbán, Marine Le Pen, Geert Wilders e Santiago Abascal, con cui Salvini intende consolidare un’alleanza sovranista. «Musk la pensa come noi», ha affermato il leader leghista, sottolineando una presunta identità di vedute con il miliardario.

Tuttavia, non tutti nella coalizione di governo condividono questo entusiasmo. Antonio Tajani, ministro degli Esteri e leader di Forza Italia, ha espresso un netto rifiuto verso l’idea di Musk, definendola incompatibile con i principi dell’Unione Europea. Tajani ha sottolineato come la politica commerciale sia di competenza esclusiva dell’UE, e come un approccio bilaterale, come quello auspicato da alcuni, rischierebbe di minare l’integrità dell’Unione. «Quella che propone Musk sarebbe l’Antieuropa», ha dichiarato, evidenziando le contraddizioni di un’Europa sovranista che, secondo lui, finirebbe per indebolire il progetto europeo.

Anche Benedetto Della Vedova, segretario di +Europa, ha espresso forti perplessità, definendo l’idea di un’Europa sovranista come un pericolo per l’integrazione continentale. «Non vorremmo che Meloni diventasse il grimaldello di questa deriva», ha aggiunto, riferendosi alla premier italiana e al rischio che il suo governo possa assecondare posizioni antieuropeiste.

Intanto, l’editoriale di Nico Perrone, direttore dell’agenzia Dire, ha messo in guardia sui rischi legati alla figura di Musk, descritto come un personaggio capace di creare divisioni anche tra i suoi stessi ammiratori. «Un simile personaggio, con le sue tecniche, rischia di mettere in difficoltà anche quelli che a lui guardano con ammirazione», ha scritto Perrone, suggerendo che l’influenza del magnate potrebbe rivelarsi destabilizzante, soprattutto in un contesto politico già frammentato come quello italiano.