Caso scommesse, ecco cosa rischiano i calciatori coinvolti (sportivamente e non solo)

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Fantacalcio SPORT

Sono 12 i calciatori di Serie A indagati dalla Procura di Milano nel nuovo filone del caso scommesse. Oltre a Fagioli e Tonali, i nomi finiti nel mirino della Procura sarebbero quelli di Alessandro Florenzi (Milan), Nicolò Zaniolo (Fiorentina), Weston McKennie (Juventus), Mattia Perin (Juventus), Samuele Ricci (Torino), Raoul Bellanova (Atalanta), Leandro Paredes (Roma), Matteo Cancellieri (Parma), Angel Di Maria (alla Juve all’epoca dei fatti), Cristian Buonaiuto (oggi al Padova, all'epica alla Cremonese). (Fantacalcio)

La notizia riportata su altre testate

Inchiesta, poi, trasmessa a Milano.Il verbale di interrogatorio, così come quello di Nicolò Fagioli e che era già venuto a galla in passato, è contenuto negli atti dei pm di Milano. Come riporta Calcio e Finanza lo ha raccontato, il 17 ottobre del 2023, Sandro Tonali, ex centrocampista del Milan e poi al Newcastle, interrogato dai pm quando l’indagine era ancora a Torino (CalcioMercato.com: news calcio – notizie e dirette)

L'ammissione di Sandro Tonali Calciatori indagati per scommesse illegali: le ultime (Virgilio)

Dei 500 calciatori di Serie A, credo che almeno 100-150 siano in questa situazione". Lo ha dichiarato Paolo Jarre, già direttore del dipartimento di patologie delle dipendenze dell'Asl Torino 3, terapeuta del calciatore Nicolò Fagioli e tra i massimi esperti sulle tematiche legate all'azzardo patologico. (La Gazzetta dello Sport)

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Tonali sa bene di avere commesso un reato, sa di avere approfittato del suo ruolo, «in teoria per noi giocatori professionisti è più facile azzeccare il risultato in caso di scommesse di calcio». Ma «scommettevo sul Milan con esito vincente a favore del Milan», assicura. (il Giornale)

Ad annuncialo è stato il Corriere dello Sport secondo cui il nuovo fascicolo deriva da quello che, tramite delle segnalazioni bancarie, portò all'apertura dell'indagine da parte della Procura di Benevento. (Gazzetta di Benevento)

Il gip ha accolto la richiesta dei pm, che parlano di «estrema certezza della trattativa» e di «accordi corruttivi». (La Verità)