Perché la Francia ha multato Google per 220 milioni

Wired Italia ECONOMIA

Google, ha riportato Bloomberg, oltre ad aver accettato la multa si è anche impegnata a risolvere i problemi evidenziati dall’autorità antitrust.

L'azienda si è impegnata a modificare i suoi processi. Dopo meno di un mese dalla multa commissionata dall’antitrust italiana, Google dovrà pagare un’altra multa da 220 milioni di euro alla Francia.

Come riferisce l’Associated press, la direttrice della filiale francese di Google, Maria Gomri, ha assicurato che i cambiamenti promessi dall’azienda californiana saranno su “scala mondiale”

È quanto stabilito dall’autorità antitrust francese, che ha condannato il gigante californiano dopo una lunga investigazione sulle sue modalità di calcolo e offerta degli spazi pubblicitari. (Wired Italia)

Su altri giornali

Un editore in genere utilizza un solo ad server ma più piattaforme SSP per massimizzare i guadagni; ciò presuppone l'interoperabilità tra l'ad server e le molteplici piattaforme SSP. La FCA ha appurato che Google ha effettivamente adottato due pratiche per garantire che il suo server DFP favorisse la sua piattaforma SSP AdX e viceversa. (HDblog)

Oggi come allora, Big G paga per la sua posizione dominante sul mercato della pubblicità online. Così facendo, Google ha esercitato un potere di monopolio sulle vendite in rete e arrecato di conseguenza un danno ai propri concorrenti. (il Giornale)

Per la prima volta una sentenza fa i conti con il complesso funzionamento dell’algoritmo che regola i processi d’asta tramite cui vengono venduti gli spazi pubblicitari. Francia, l’antitrust rifila una maxi-multa a Google per penalizzazione della concorrenza sulla vendita della pubblicità online. (Computer Magazine)

Le pratiche utilizzate da Google «sono particolarmente gravi perché penalizzano i concorrenti di Google» in alcuni mercati e gli editori di siti e applicazioni mobili, afferma l’autorità della concorrenza 2' di lettura. (Il Sole 24 ORE)

Questa volata a muoversi è l’autorità francese che ha mulatto il colosso del web per 220 milioni di euro per abuso di posizione dominante. La questione riguarda la pubblicazione di annunci pubblicitari on line da parte di soggetti terzi. (Il Fatto Quotidiano)

Il capo dell'Autorità francese per la Concorrenza, Isabelle da Silva, ha parlato di una sanzione «significativa», perché «è la prima al mondo» che si concentra sui processi algoritmici presenti nel business degli annunci online. (Ticinonline)