Retroscena Inzaghi, CorSport: “Aveva capito tutto già sul 2-1 ed era imbestialito per…”

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SOS Fanta SPORT

Tutta la rabbia di Simone Inzaghi, anche quando l’Inter era ancora in vantaggio per 2-1. La squadra nerazzurra ha perso la finale di Supercoppa Italiana e il Corriere dello Sport ha analizzato così le parole dell’allenatore nerazzurro e non... (SOS Fanta)

La notizia riportata su altri media

"Soprattutto bisogna vedere l'entità degli infortuni di Calhanoglu e Thuram" ha poi aggiunto prima di analizzare la prestazione dei nerazzurri. La sconfitta in Supercoppa potrebbe lasciare qualche strascico anche in campionato". (Fcinternews.it)

Lo racconta la Gazzetta dello Sport. "Lunedì notte hanno parlato alla squadra a caldo, tutti e due, e hanno colto negli occhi dei compagni la stessa voglia di rialzarsi subito. (Fcinternews.it)

IL RAGIONAMENTO – Bruno Longhi ha indicato la sua visione sulla finale di Supercoppa Italiana persa dall’Inter contro il Milan per 2-3. Il giornalista, con un post pubblicato sul suo account X, ha sottolineato come la differenza tra i titolari e i sostituti abbia avuto un certo peso nel risultato finale: «C’è un errore di base quando si giudica l’Inter e si tenta di spiegarne le (rare) sconfitte. (Inter-News)

Il secondo tempo contro il Milan indica che questa squadra contro avversarie di altissimo livello. L'allarme potrebbe essere arrivare al momento cruciale della stagione con alcuni calciatori acciaccati o usurati: è il caso, per esempio, di Calhanoglu, di nuovo infortunato, o di Mkhitaryan, che alla sua età non è più quello della scorsa stagione; anche Lautaro non è quello della scorsa stagione". (fcinter1908)

Le parole dell'ex calciatore: "La partita di ieri ci ricorda quanto è imprevedibile questo sport. Ci sono alle volte delle situazioni che non sai perché accadono" Marco Astori Redattore 8 gennaio - 00:00 (fcinter1908)

Sulla tombola dell'Inter ci sono sempre gli tessi numeri. Inzaghi ha perso la sua prima Supercoppa da allenatore nerazzurro negli ultimi dieci minuti: prima Pulisic, poi Leao. (La Gazzetta dello Sport)