Crisi St, la Fiom e le parole di Urso: "In Italia circa mille esuberi". E la paura aumenta di ora in ora

Articolo Precedente
Articolo Successivo
"La nostra traduzione del piano industriale di St viene confermata dal governo. Adesso, anche il ministro Adolfo Urso dice che gli esuberi in Italia sono circa mille". Sale la preoccupazione in Fiom Brianza dopo le dichiarazioni del titolare del Mimit a distanza di poche ore dal tavolo a Roma con l’azienda dei semiconduttori in crisi. Il punto è il più delicato di tutta la vertenza: il personale. "Ci risultano anche movimenti di macchinari interni, trasferimenti in corso, senza nessun confronto sindacale – dice il segretario Pietro Occhiuto –. (Il Giorno)
Se ne è parlato anche su altre testate
All’indomani del tavolo al Ministero delle Imprese, i sindacati sono riuniti davanti allo stabilimento brianzolo, che impiega 5400 lavoratori. Il rischio - denunciano i sindacati - è che fino a 1000 siano nello stabilimento di Agrate Brianza . (RaiNews)
L'Italia e la Francia sono arrivate a una sorta di armistizio sul futuro di StMicroelectronics, l'attore compartecipato dal ministero dell'Economia e delle Finanze di Roma e dalla banca pubblica transalpina Bpifrance (che detengono il 25% del capitale ciascuno) protagonista del mercato nazionale dei chip. (InsideOver)
Combatteremo insieme la battaglia per il lavoro. Così, ieri Elly Schlein ai cancelli di St ad Agrate. (Il Giorno)

Due siti … (la Repubblica)
Un investimento monstre quello annunciato di recente da Stmicroelectronics, che arriverà a mettere sul piatto ben 4 miliardi di euro da qui al 2027. Il tesoretto sarà utilizzato per far diventare gli stabilimenti produttivi di Catania e Agrate in Brianza i più importanti poli di produzione di carburo di silicio da 200 millimetri. (Everyeye Lifestyle)
Lo ha annunciato il ministro delle Imprese e del made in Italy Adoflo Urso riguardo al piano triennale di investimenti di StMelectronics. Dopo gli screzi tra il Mef e i vertici francesi, l’azienda di elettronica e semiconduttori ha assicurato un riequilibrio degli impegni. (la Repubblica)