Fratello di Papa Leone XIV racconta l’emozione per l’elezione del Pontefice, il video

Fratello di Papa Leone XIV racconta l’emozione per l’elezione del Pontefice, il video
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LA7 INTERNO

L'emozione è palpabile nelle parole di Roberto Prevost, il fratello maggiore di Papa Leone XIV, che ha raccontato la reazione alla storica elezione del suo fratello. "Mentre ero a letto, mia moglie ha chiamato e ha detto: 'Fumo bianco, fumo bianco'. Ho acceso la TV e ho visto il fumo bianco. Ci è voluto quasi un'ora prima che... Quando il cardinale è uscito, eravamo tutti in attesa, e quando ha menzionato 'Roberto', ho capito subito. (LA7)

La notizia riportata su altri giornali

La verità è che Papa Leone XIV non è classificabile con le pigre banalizzazioni e riassumere tutto con una definizione onnicomprensiva - rinnovatore, progressista, restauratore, conservatore - è impossibile. (Il Messaggero)

(Foto Calvarese/SIR) “Ancora una volta il nuovo Papa è figlio di emigranti, non dell’America del Sud, come per Papa Francesco, ma dell’America del Nord. (SIR - Servizio Informazione Religiosa)

Il 25-27 giugno previsto, invece, quello dei Seminaristi e dei Sacerdoti Il 14-15 giugno il Giubileo dello Sport; (Sky TG24)

Parolin, il cardinale Marchetto: «Forse tanti elettori hanno maturato dubbi, non erano convinti»

Il passo indietro di Parolin, il ruolo da kingmaker di Dolan, gli italiani divisi sul proprio candidato. Ma cosa è successo nella Cappella Sistina, in un conclave che è durato appena due giorni? Quattro votazioni, due fumate nere prime della scelta finale arrivata giovedì tra le 17 e le 18 e l'annuncio "bianco" del comigliolo alle 18.07. (Il Messaggero)

É costruttore di ponti, non di muri, è contro la proliferazione delle armi, la pena di morte e le deportazioni. Sui contenuti sarà tutto diverso. (la Repubblica)

«Non facendo parte degli elettori, non ero nella Sistina e non so nulla di quello che è accaduto là dentro. Posso però dire che, alla vigilia tutto faceva pensare che il Conclave si sarebbe concluso già giovedì benché il candidato atteso non era quello che poi è stato effettivamente eletto. (Il Messaggero)