Arrestato Maurizio di Marzio, preso l’ultimo ex terrorista italiano latitante in Francia

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Arrestato Maurizio di Marzio, preso l’ultimo ex terrorista italiano latitante in Francia Arrestato nelle scorse ore Maurizio Di Marzio, ex brigatista rosso di cui l’Italia da anni richiedeva l’estradizione dopo una condanna per atti di terrorismo commessi negli anni ’80.

A Panorama, anni fa, ammise di aver commesso “un mare di sciocchezze” che non ripeterebbe, anche se “prima di giudicare bisogna considerare il contesto”

Di Marzio era stato l’unico a sfuggire al provvedimento contro 10 ex terroristi italiani in Francia scattato nell’aprile scorso. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altri giornali

A quanto si apprende, per mercoledì è stata fissata la prima udienza di comparizione davanti alla Corte di Appello di Parigi. Il suo nome è legato soprattutto al tentato sequestro del vicecapo della Digos di Roma Nicola Simone del 1982. (Sky Tg24 )

Il suo nome è legato a due episodi: l'attentato nel 1981 al dirigente dell'ufficio provinciale del collocamento di Roma, Enzo Retrosi. Ma soprattutto al tentato sequestro del vicecapo della Digos della capitale, Nicola Simone, il 6 gennaio 1982 (Corriere TV)

L'ex membro delle Br, 61 anni, è stato rimesso in libertà sotto controllo giudiziario, che implica il divieto di uscire dal territorio francese, con ritiro del passaporto e l'obbligo di firma in commissariato a Parigi. (la Repubblica)

Resterà sotto controllo giudiziario Parigi, scarcerato ex brigatista italiano Maurizio Di Marzio. L'uomo era sfuggito all'operazione di fine aprile "Ombre rosse" della Polizia italiana d'intesa con la polizia francese che portò all'arresto di sette ex terroristi rossi. (Rai News)

La polizia francese ha arrestato questa mattina a Parigi - secondo fonti di via Arenula - anche l’ultimo ex terrorista per cui l 'Italia chiede l’estradizione, Maurizio Di Marzio, sfuggito all’operazione di fine aprile. (Giornale di Sicilia)

Di Marzio a Parigi si era insediato all'inizio degli anni '90, e la polizia francese lo conosceva. Di Marzio deve infatti ancora scontare cinque anni e nove mesi. (QUOTIDIANO NAZIONALE)