Torino, primo intervento in Italia con un "robot elettricista" che cura le aritmie

La Repubblica SALUTE

Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare che poteva costargli la vita con rischio di arresto cardiaco, é stato sottoposto ad una speciale procedura.

Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle.Da oggi, grazie a questa tecnologia, tali lesioni vengono trasferite dalla risonanza magnetica alle mappe elettriche utilizzate dal cardiologo elettrofisiologo durante l’intervento In questo modo il robot, guidato dal cardiologo, riesce a raggiungere con estrema precisione le sedi cardiache malate, un tempo invisibili ed a distruggerle impedendo l’insorgere di nuove aritmie (La Repubblica)

Su altre fonti

“Le aritmie, ovvero alterazioni del ritmo cardiaco, possono essere di vario tipo. Nel corso delle due giornate, i Cardiologi dell’Ospedale saranno inoltre a disposizione del pubblico per rispondere alle domande dell’utenza, proponendo momenti dedicati all’informazione ed alla prevenzione dei disturbi del ritmo cardiaco. (insalutenews)

L’intervento, il primo di questo genere in Italia, è stato realizzato presso l’ospedale Mauriziano di Torino. Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle. (Responsabile Civile)

Solo la risonanza magnetica cardiaca è in grado di visualizzarle. Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare minacciosa per la vita con rischio di arresto cardiaco in cardiomiopatia, è stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. (insalutenews)

La risonanza magnetica cardiaca è stata eseguita dalla dottoressa Chiara Lario, presso la Radiologia, reparto diretto dal dottor Stefano Cirillo. Il sistema robotico Stereotaxis ha localizzato le lesioni aritmogene con un mappaggio elettrico del cuore, utilizzando informazioni estratte dalla risonanza magnetica cardiaca. (TorinOggi.it)

Per la prima volta in Italia un paziente di 65 anni, affetto da una grave forma di aritmia cardiaca ventricolare minacciosa per la vita con rischio di arresto cardiaco in cardiomiopatia, é stato sottoposto ad una procedura di ablazione con un robot, presso l’ospedale Mauriziano di Torino. (Tecnomedicina)

Solamente la risonanza magnetica cardiaca è in grado di farlo e ora grazie a questa tecnologia, queste lesioni vengono trasferite dalla risonanza magnetica alle mappe elettriche utilizzate dal cardiologo elettrofisiologo durante l'intervento di ablazione. (Sky Tg24 )