Pakistan e India sull’orlo di un’escalation militare: raid aerei e convocato il comando nucleare

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Redazione Esteri Redazione Esteri   -   Nelle prime ore di sabato, esplosioni e colpi d’arma da fuoco hanno squarciato il silenzio a Peshawar, città nel nord-ovest del Pakistan, mentre un funzionario della sicurezza locale confermava l’attivazione dei sistemi di difesa per abbattere un drone. Fonti militari pakistane hanno accusato l’India di aver lanciato missili contro tre basi aeree, affermando però che la maggior parte di essi sarebbe stata intercettata.

La tensione, che da settimane attraversa la regione, ha raggiunto un nuovo picco dopo che l’esercito indiano ha denunciato attacchi pakistani lungo il confine occidentale, incluso l’uso di droni. A Jammu, nell’India settentrionale, cinque persone hanno perso la vita in raid attribuiti a Islamabad, mentre l’artiglieria indiana ha replicato colpendo postazioni militari oltre confine. A Srinagar, capitale del Kashmir sotto amministrazione indiana, giornalisti presenti sul posto hanno riportato il boato di potenti detonazioni.

La risposta del Pakistan non si è fatta attendere. Con l’operazione Bunyanun Marsoom, le forze armate pakistane hanno colpito le basi aeree da cui, secondo Islamabad, sarebbero partiti i missili indiani, alcuni dei quali caduti nei pressi della capitale. La televisione di Stato ha annunciato la rappresaglia, collegandola esplicitamente all’attentato avvenuto in aprile nel Kashmir indiano, mentre il governo ha convocato l’Autorità di Controllo Nucleare, mossa che ha ulteriormente innalzato la posta in gioco.