Inchiesta per minacce alla Segre, un utente che l’ha offesa: “Chiedo scusa, sono una brava persona”

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Infine, quasi a voler giustificare la sua rabbia nei confronti della Senatrice, ha concluso: "È un periodo non felice il mio e ho agito d'istinto senza ragionare"

Quindi, ha nuovamente ribadito le sue scuse dicendo di vergognarsi per quello che ha scritto.

Un utente si scusa: Ho sbagliato, sono una brava persona. Uno di loro ha cercato di rimediare agli insulti scritto la Segre con un post pubblicato su Facebook, in cui ammette di aver sbagliato. (Fanpage.it)

Ne parlano anche altre testate

Come riporta SkyTG 24, infatti, in queste ore è stata avviata una vera e propria indagine da parte del PM che segue la vicende degli insulti a Liliana Segre Se da un lato le cose nei confronti di Liliana Segre sono esplicite, infatti, a molti non è andata giù l’attenuante del momento di rabbia. (Bufale.net)

La stradina (ma le sue dimensioni sono piuttosto da autostrada a sei corsie) degli insulti, purché a una donna. E’ il modo più semplice, immediato, “soddisfacente” per esprimere un dissenso, una critica, un attacco a una donna – qualsiasi donna, a qualsiasi latitudine politica, professionale e umana – resta l’insulto. (L'HuffPost)

Insulti che hanno spinto la Procura del capoluogo meneghino ad aprire un fascicolo per il reato di minacce aggravate dall'odio razziale. Liliana Segre, la senatrice a vita e testimone della Shoah, negli ultimi anni è tra le persone maggiormente colpite da insulti e minacce. (Fanpage.it)