Esercito libico: ridisistribuzione e disimpegno dalle aree affollate a Tripoli

Speciale Libia ESTERI

L’esercito nazionale libico (LNA) si sta riposizionando sui vari fronti nell’area della capitale libica, Tripoli.

Il portavoce ha smentito fortemente i canali della Fratellanza Musulmana, libici ed internazionali, che riferivano di un ritito totale dopo che l’LNA ha abbandonato la base aerea di al-Watiya vicino al confine tunisino.

Ad annuniciarlo è stato Ahmed al-Mimari, portavoce del comando generale sotto la guida del feldmaresciallo Khalifa Haftar, in un breve discorso televisivo. (Speciale Libia)

Su altri media

(askanews) - Una fonte militare del Gna ha raccontato al quotidiano egiziano che l'attacco di lunedì sarebbe stato messo a segno in coordinamento con le forze della città di Zintan, alleate con Haftar e presenti all'interno della base. (Yahoo Notizie)

I caccia di Tripoli hanno anche distrutto a 6 chilometri a sud della base, lungo la strada “al-Rawagha”, un sistema difensivo aereo Bentsir di fabbricazione russa, e apparecchiature per il disturbo delle trasmissioni e delle intercettazioni, materiale anche questo diretto agli uomini di Haftar. (Notizie Geopolitiche)

Per il Libyan National Army del generale, la sconfitta di Alha fatto il pari con quella molto pesante di Sabratha avvenuta il 13 aprile scorso. Le forze vicine ad Al ... (Zazoom Blog)

Si tratta di una vittoria importante perché è caduta una posizione strategica delle milizie del generale Khalifa Haftar, l’uomo forte di Bengasi. Tempo di lettura stimato: 2 minuti. La guerra civile in Libia potrebbe essere a una svolta. (Rivista Africa)

Attraverso proprie fonti rilanciate dai media, il mix di milizie e truppe regolari che compongono l’Esercito nazionale libico di cui Haftar è comandante generale, ha ammesso una “una ritirata strategica” con trasferimento di “tutti gli aerei e le armi prima di abbandonare la base”. (Il Valore Italiano)

(…) Sfortunatamente – è la conclusione dell’intervistato – ora è Haftar che si frappone al lancio di un dialogo costruttivo e alla ripresa”. I cavalli in questione, naturalmente, sarebbero lo stesso Saleh oppure, secondo l’altra ipotesi fatta da al Monitor, il capo del governo transitorio di Tobruk, Abdullah al-Thani. (Startmag Web magazine)