"Donarte" a Messina, Reginald e Margareth Green in visita alla cattedrale

Donarte a Messina, Reginald e Margareth Green in visita alla cattedrale
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Gazzetta del Sud - Edizione Messina INTERNO

Reginald e Margareth Green a Messina 30 anni dopo la morte del figlio, testimonia della terza Conferenza internazionale Donarte 2024 , promossa dalle Unita di Anestesia e rianimazione e Terapia intensiva del Policlinico con l'università di Messina, manifestazione che coniuga scienza e arte, ponendo al centro dell’attenzione il tema della donazione degli organi. In mattinata i coniugi Green, dopo essere stati al Policlinico dove l'1 ottobre 1994 autorizzarono l'espianto degli organi di Nicholas, hanno voluto visitare la Cattedrale di Messina con il Tesoro del Duomo. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)

Se ne è parlato anche su altri giornali

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«Da una terribile tragedia che tutti ancora oggi ricordiamo è nato un dono, proprio come quello che 100 anni fa fece la famiglia Salviati con il palazzo di Sant’Onofrio, sede del Gianicolo - ha detto il presidente dell’ospedale Tiziano Onesti -. (Corriere Roma)

Esattamente trent'anni fa, il primo ottobre del 1994, dopo due giorni di agonia Nicholas Green moriva al Policlinico di Messina. Il 29 settembre era stato raggiunto da un proiettile mentre viaggiava in auto con la sua famiglia lungo la Salerno-Reggio Calabria, nel corso di un tentativo di rapina. (LaC news24)

A Messina l’effetto Nicholas Green è ancora grande

Così la Garante Regionale della Salute, Anna Maria Stanganelli, intervenendo alla tre giorni del Congresso Internazionale “Donarte” sulla donazione degli organi, in corso a Messina, in concomitanza con il trentennale della scomparsa di Nicholas Green, prematuramente strappato alla vita il 29 settembre 1994 da mani criminali, mentre, in vacanza in Italia con i suoi genitori, attraversava in auto la Salerno-Reggio Calabria, colpito mortalmente da un proiettile in un tentativo di rapina nei pressi dello svincolo di Mileto. (StrettoWeb)

Effetto Nicholas. Si chiamò così l’impennata insospettabile di donazioni d’organo che ci fu in Italia trent’anni fa. Per far maturare una nuova coscienza collettiva servì una tragedia. Spesso è così. Bisogna sbattere la testa per avere un sommovimento del cuore. (Avvenire)

Era il 29 Settembre 1994 quando due banditi scambiarono l’auto dei Green per quella di un gioielliere sulla Salerno Reggio Calabria e la crivellarono di proiettili colpendo mortalmente il piccolo di soli sette anni che dormiva sul sedile posteriore. (Gazzetta del Sud - Edizione Messina)