Posizione dominante nella pubblicità online: in USA scatta la denuncia a Google

Engage ECONOMIA

Secondo quanto riporta il sito americano Bloomberg News, citando fonti vicine ai fatti, negli USA il Dipartimento di Giustizia nelle prossime ore presenterà una denuncia nei confronti di Google per posizione dominante nella pubblicità online. Per Big G si tratterebbe della seconda causa intentata dal Dipertimento di Giustizia americano, dopo quella presentata nel 2020 riguardante il monopolio nelle ricerche online. (Engage)

Su altre fonti

Il capo della polizia locale ha affermato che il tornado a causato “danni catastrofici”. Flaring è stato segnalato anche dalla struttura di LyondellBasell a LaPorte e dalla struttura di Dow Chemical a Deer Park (Periodico Daily)

È la seconda causa in poco più di due anni e la quinta dal 2020; ciò conferma la volontà politica di controllare il potere esercitato dalla "Big Tech" sull'informazione e sul commercio digitale. Per l'amministrazione del presidente Joe Biden la causa è un test importante, rappresenta il primo banco di prova per Jonathan Kanter, il critico della "Big Tech" responsabile della divisione sul rispetto della concorrenza del Dipartimento di giustizia. (RSI.ch Informazione)

In particolare, grazie all’ausilio dell’intelligenza artificiale, tutte le notizie più importanti che saranno pubblicate sui siti di ognuna delle dodici diocesi calabresi confluiranno sul nuovo portale, secondo i parametri che – di volta in volta – saranno individuati dalla Commissione comunicazione e cultura della Conferenza episcopale calabra, guidata dal vescovo di Lamezia, monsignor Serafino Parisi. (Corriere di Lamezia)

Google nel mirino del Dipartimento di Giustizia Usa che ha intentato una seconda causa antitrust federale contro il gigante del web sostenendo che la società ha abusato del suo dominio per escludere i concorrenti nella pubblicità digitale. (Adnkronos)

Nell'azione legale si propone lo spezzatino di Google, con la separazione delle sue attività pubblicitarie. Lo riportano i media americani. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Lo scorso settembre la società è stata multata per complessivi 8 miliardi di euro in tre diverse procedure (Il Fatto Quotidiano)