Sentenza Giuli. "La sinistra prima aveva intellettuali, poi influencer, ora solo comici"

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"È esistita una cultura di sinistra oggettivamente potente, coerente, organica, il Gramscismo lo hanno saputo interpretare bene, su questo bisogna dargliene atto. È esistita anche una progressiva erosione di questa cultura di sinistra, dal momento in cui ha cominciato a generarsi il divorzio tra il consenso e il potere. Ora non c'è più il potere risp… (HuffPost Italia)
Ne parlano anche altre fonti
"Il cinema italiano è in crisi e una grossa responsabilità è del ministro della Cultura", disse Elio Germano, star dell'ultimo film di Daniele Luchetti, costato 6 milioni di euro, di cui a metà ministeriali, e che ne ha incassato uno e mezzo (il Giornale)
Da Elio Germano a Pupi Avati, passando per la cantautrice Margherita Vicario, si chiedono investimenti per la Cultura e incontri tra Governo e rappresentati del cinema italiano. I David di Donatello 2025 si sono trasformati nell’occasione per denunciare la profonda crisi del settore cinematografico e attaccare il Governo. (Virgilio)
È un Elio Germano che non le ha certo mandate a dire, quello appena uscito dalla conferenza stampa del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, in occasione della presentazione dei candidati ai David di Donatello 2025 che ha preceduto la cerimonia di premiazione dello scorso mercoledì. (movieplayer.it)

La premiazione dei David di Donatello (alle 21.40 su Raiuno) ha il consueto prologo con i candidati ai premi che vengono annunciati al Quirinale, prologo molto mosso e a tratti irrituale, per niente istituzionale. (Corriere della Sera)
Due tra tutti, Elio Germano e Pupi Avati che non si sono tirati indietro nel chiedere al governo di prendersi la responsabilità di investire davvero nella settima arte, pronunciando parole tanto dure quanto necessarie. (ELLE)
Avevano gli intellettuali e se li sono persi, si sono affidati agli influencer, ma hanno scoperto che pure loro sono dei 'quattrinari', e hanno sbagliato pure la scelta degli influencer. "È esistita una cultura di sinistra oggettivamente potente, coerente, organica", ha detto il ministro della Cultura Alessandro Giuli, parlando a Firenze all’incontro di FdI sulla cultura e ha aggiunto: "C’è stata anche una progressiva erosione di questa cultura di sinistra, dal momento in cui ha cominciato a generarsi il divorzio tra il consenso e il potere. (la Repubblica)