Stato di emergenza: le Regioni a rischio

La Legge per Tutti INTERNO

Sale l’allerta in diversi territori per i nuovi focolai.

Nella Regione che fa capo a Milano, al momento ci sono 453 focolai attivi dei 636 riscontrati in tutta Italia.

La proroga dello stato di emergenza verrà ufficializzata a breve, dopo una probabile informativa di Conte in Parlamento, come richiesto dal Pd.

I nuovi focolai di coronavirus preoccupano il Governo e mettono alcune Regioni a rischio. (La Legge per Tutti)

Su altri media

Giuseppe Conte, è intenzionato a prorogare lo stato di emergenza con rilievo nazionale, ai sensi dell’art. Ogni proroga, dunque, non può non essere adeguatamente giustificata di fronte al Parlamento, altrimenti non è né ragionevole, né convincente. (Imola Oggi)

"Se il Governo vuole prorogare lo stato di emergenza - sostiene, capogruppo dem in commissione Affari costituzionali - venga prima in Parlamento a spiegarne le ragioni". La decisione ufficiale non è stata ancora adottata ma è lo stesso premier Conte a confermare la notizia già circolata. (la Repubblica)

“E' una decisione che dobbiamo prendere in consiglio dei ministri, non voglio anticipare una valutazione da fare con tutti i ministri. Certo la situazione al momento lascia ben sperare ma il Premier Giuseppe Conte, in un punto stampa a Venezia, ha lasciato intendere che lo stato di emergenza verrà prorogato fino al termine del 2020. (La Lazio Siamo Noi)

Manca solo l’ufficialità, ma ci sarà la proroga dello stato di emergenza per Covid fino al 31 dicembre, come confermato oggi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte: cosa comporta? Il 31 luglio scadono infatti i sei mesi di stato di emergenza dichiarati lo scorso 31 gennaio, nelle primissime fasi dell’emergenza Covid. (Il Reporter)

La possibilità quindi di nuovi focolai preoccupano il Governo mettendo alcune regioni a rischio. “Non è ancora stato deciso tutto”, ha detto il presidente del Consiglio, “ma ragionevolmente si andrà in questa direzione”. (AbruzzoLive)

Affinché le disposizioni entrino in vigore c’è bisogno del voto del Senato: martedì 14 luglio Palazzo Madama dovrebbe dunque esprimersi sulla risoluzione di maggioranza dopo l’illustrazione del titolare della Salute. (Notizie.it )