L'Europa pronta a riaccogliere i cervelli in fuga dalle università Usa in rotta con Trump

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Mentre l’amministrazione Trump taglia 11 miliardi di dollari alla ricerca e all’università, colpendo anche istituzioni simbolo come Harvard e Columbia, l’Europa lancia un piano da 500 milioni di euro per attirare ricercatori in fuga dagli Stati Uniti. Ursula von der Leyen e Emmanuel Macron lo hanno annunciato alla Sorbona, con la Francia pronta a metterne altri 100 milioni. L’Italia però rivendica il suo ruolo: il ministro Annamaria Bernini parla di 50 milioni già stanziati per accogliere cervelli stranieri, criticando i partner europei per essere rimasti fermi alle parole. (Tgcom24)
La notizia riportata su altri giornali
Mentre l’amministrazione Trump scatena una guerra contro le università statunitensi – tra tagli selvaggi ai finanziamenti, repressione del dissenso e attacchi alla libertà accademica – l’Europa si alza e risponde aprendo le porte a ricercatori e scienziati in fuga. (Il Fatto Quotidiano)
«È accaduto che Macron ha sbagliato presentando il format “Scegli l’Europa, scegli la Francia”, dovendolo poi cambiare in “Scegli l’Europa per la scienza”. Non si rafforza lo spirito comunitario chiudendosi in una logica esclusivamente nazionale. (Il Messaggero)
La UE stanzia 200 miliardi per sviluppare l’IA ma l’infrastruttura tecnologica che serve per farlo è sostanzialmente in mani straniere, e il sistema normativo — regolamento IA, ma anche GDPR, regolamento sui dati e via discorrendo — è una zavorra che paralizza il settore. (la Repubblica)

Un’Europa intellettuale che deve parlare francese, pensare tedesco e bisbigliare sotto tono quando si chiama Italia. (L'Eco di Bergamo)
Il programma Choose Europe si basa su quattro pilastri fondamentali: mantenere la scienza, garantire i giusti finanziamenti per i ricercatori, accelerare il passaggio dalla ricerca all’innovazione e facilitare l’ingresso di nuovi talenti (AGI)
ANSA (Avvenire)