Generali, Caltagirone si dimette: “Palesemente osteggiato”. Galateri: “Noi corretti”

Sky Tg24 ECONOMIA

Le Assicurazioni Generali in una nota: "Questa decisione è stata motivata dal consigliere dimissionario richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe “impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato".

Le motivazioni Secondo la nota, le affermazioni di Caltagirone si riferiscono, nello specifico, alle “modalità di lavoro del Consiglio di Amministrazione e in particolare alla presentazione e approvazione del piano strategico, alla procedura per una lista da parte del Consiglio, alle modalità di applicazione delle norme sulle informazioni privilegiate e ai rapporti con i media e con i soci significativi, ancorché titolari di partecipazioni inferiori alle soglie di rilevanza". (Sky Tg24 )

Se ne è parlato anche su altri media

Questa prima lista avrà il 50% dei nomi in più rispetto a quella definitiva, che servirà per il rinnovo del CdA previsto in primavera e sarà finalizzata il mese prossimo Le dimissioni di Bardin arrivano in giorni caldi per Generali. (Il Messaggero)

E' questa una delle dirette conseguenze delle sue dimissioni dal board della compagnia assicurativa, che lo svincolano dunque dagli obblighi di comunicazione dei cosiddetti internal dealing. (Borsa Italiana)

L'imprenditore romano, aggiunge il Leone, ha comunicato la propria decisione ieri sera, richiamando un quadro nel quale la sua persona sarebbe 'palesemente osteggiata, impedita dal dare il proprio contributo critico e ad assicurare un controllo adeguato'. (Il Sole 24 ORE)

A quel punto i due schieramenti si confronteranno provando a convincere la quota più consistente tra le azioni in mano agli investitori istituzionali, che valgono il 34,75% del capitale, e quelli retail, il 22,59% E, dato che mancano poco più di tre mesi all’assemblea, appare improbabile che possa superare la soglia. (Nordest Economia)

In contrapposizione con la lista del Cda, il Patto starebbe infatti preparando una lista con un proprio candidato ad (e qui da tempo impazza il totonomi), e un piano industriale alternativo. Nell’ultimo episodio il costruttore romano, vicepresidente della compagnia, ha detto addio a Trieste dopo dodici anni lamentando di essere stato «palesemente osteggiato». (Nordest Economia)

Tre settimane nelle quali il fronte pattista di Caltagirone, Del Vecchio e la Crt — anche con l’ausilio di diversi consulenti (sono circolati diversi nomi, compreso quello dell’ex ceo di Cdp, Fabrizio Palermo, ma senza conferme) — definiranno una lista e un piano industriale alternativo a quello di Philippe Donnet, il ceo che corre per un terzo mandato nella futura lista del cda Le dimissioni di Caltagirone dalla vicepresidenza e dallo stesso consiglio di Generali consentiranno ora all’ingegnere di proseguire gli acquisti di titoli senza dover rivelare ogni sua singola mossa. (GameGurus)