Funerali di Shireen, se la forza di Stato supera ogni limite

La Stampa INTERNO

Vale a qualsiasi latitudine, vale soprattutto in occidente.

La carica alla bara però, no.

Perché l’etica impone una linea rossa.

Le immagini della bara con dentro il corpo della giornalista palestinese Shireen Abu Aklah che, sotto l’assalto della polizia israeliana, si inclina, scivola dalle spalle del fratello Tony e degli altri, tocca terra e poi rimonta per prendere la strada del cimitero del Monte Sion a Gerusalemme, colpiscono, feriscono, offendono

C’è un limite a tutto. (La Stampa)

La notizia riportata su altre testate

Accuse reciproche e rimpallo di responsabilità su cui l'autopsia non è riuscita a dire una parola definitiva. Il testo completo di questo contenuto a pagamento è disponibile agli utenti abbonati (ilmattino.it)

Lo afferma il segretario di Stato americano Antony Blinken - NEW YORK, 14 MAG - "Siamo profondamente disturbati dalle immagini della polizia di Israele sull'intrusione alla processione del funerale di Shireen Abu Akleh. (Gazzetta di Parma)

Fonti palestinesi affermano che la polizia israeliana ha lanciato granate stordenti. Secondo fonti palestinesi, gli israeliani hanno circondato la casa di Mohammad al-Dab’i, membro dell’ala militare del Jihad Islamico e intimato agli occupanti di arrendersi (Il Fatto Quotidiano)

«L'Unione europea è sconvolta dalle scene che si sono svolte venerdì durante il corteo funebre della giornalista americano-palestinese Shireen Abu Akleh nella Gerusalemme Est occupata». Lo ha detto la portavoce della Casa Bianca, Jen Psaki, esprimendo il "rammarico" dell'amministrazione Biden e definendo le violenze "un'intrusione in una processione pacifica" (La Stampa)