Varazze nella “zona rossa” per la peste suina, il sindaco: “Preoccupati per le ripercussioni, invitiamo tutti a rispettare le restrizioni”

IVG.it INTERNO

Lo afferma il sindaco di Varazze, Luigi Pierfederici, alla luce dell’entrata in vigore del decreto volto a contrastare la diffusione della peste suina sul territorio ligure.

Chiediamo a tutti comunque il pieno rispetto delle restrizioni ad oggi emesse del governo nella speranza che la situazione si possa alleggerire e per la quale lavoreremo aggiornando i cittadini”.

Conseguentemente in tale area, che purtroppo ci vede interessati come comune, al pari di altri a noi vicini, sono vietate le attività di frequentazione dell’entroterra a partire da quelle venatorie sino alle sportive”. (IVG.it)

Su altri media

Il primo caso di peste suina in Liguria segnalato a Isola del Cantone, poi altri due a Ronco Scrivia Un caso di peste suina nel cuore dell’Europa non c’era ancora stato, prima o poi doveva succedere a causa dell’alto numero di ungulati e del proibizionismo venatorio. (Primocanale)

Conseguentemente in tale area, che purtroppo ci vede interessati come comune, al pari di altri a noi vicini, sono vietate le attività di frequentazione dell'entroterra a partire da quelle venatorie sino alle sportive". (SavonaNews.it)

l'allarme. Salgono dunque a otto i casi riscontrati in un’area di poche decine di chilometri dell’appennino tra Piemonte e Liguria. La mappa delle due regioni, suddivisa in Comprensori alpini (CA) e in Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), mostra i risultati della campagna di raccolta e analisi sulle carcasse di cinghiali rivenuti morti. (Prima Biella)

L’allarme sulla peste suina tra Liguria e Piemonte ha conseguenze anche per gli appassionati di attività outdoor: i ministri Speranza (Salute) e Patuanelli (Agricoltura) hanno infatti firmato un’ordinanza per cui in 114 Comuni tra Piemonte (78) e Liguria (36) sono vietate tutte le attività all’aperto che prevedono interazione diretta o indiretta con i cinghiali infetti o potenzialmente infetti. (sportoutdoor24.it)

Salgono dunque a otto i casi riscontrati in un’area di poche decine di chilometri dell’appennino ligure, al confine tra le province di Alessandria e Genova. La mappa delle due regioni, suddivisa in Comprensori alpini (CA) e in Ambiti Territoriali di Caccia (ATC), mostra i risultati della campagna di raccolta e analisi sulle carcasse di cinghiali rivenuti morti. (Quotidiano Piemontese)

Si tratta – spiegano dall’Izsum – di cinghiali prelevati tra il 7 e l’11 gennaio in Piemonte e in Liguria, in particolare tra l’Alessandrino e la provincia di Genova. Sono in corso accertamenti su diversi altri casi sospetti di cinghiali portati all’Iszum. (TuttOggi)