Corea del Sud, la polizia continua a cercare l'ex presidente Yoon: «Potrebbe essere fuggito»
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La polizia ha un mandato d'arresto nei suoi confronti in seguito alla messa in stato d'accusa del 14 dicembre La polizia della Corea del Sud continua a cercare il presidente Yoon Suk-Yeol che secondo le forze dell’ordine potrebbe essere fuggito per evitare di essere arrestato. Lo scorso 14 dicembre il presidente è stato messo in stato d’accusa dal Parlamento perché pochi giorni prima aveva imposto e poi ritirato la legge marziale, scatenando feroci proteste dei cittadini contro quello che era apparso come un tentativo di colpo di Stato. (Open)
Su altre fonti
Venerdì la polizia ha tentato di eseguire il mandato, ma il presidente destituito si è barricato in casa, sfuggendo al fermo grazie alla protezione degli uomini della sua scorta. (RSI)
Sostenitori e oppositori del presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol hanno protestato vicino alla residenza presidenziale di Seul. Centinaia di manifestanti si sono riuniti per chiedere la sua estromissione e il suo arresto, altri si sono opposti ai provvedimenti contro il presidente e le due parti sono state separate da recinzioni della polizia. (Il Sole 24 ORE)
Un tribunale sudcoreano ha spiccato un nuovo mandato di arresto per il presidente Yoon Suk-yeol, attualmente sotto impeachment, dopo che il precedente tentativo era stato bloccato dal servizio di sicurezza presidenziale la scorsa settimana. (Il Sole 24 ORE)
È quanto riferisce la polizia sudcoreana, che sta cercando di accertare dove si trovi al momento Yoon per prelevarlo. (Italia Oggi)
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– I procuratori sudcoreani hanno incriminato il capo dell’Agenzia nazionale di polizia e l’ex capo della polizia di Seoul per il loro presunto ruolo durante l’imposizione della legge marziale da parte del presidente Yoon Suk-yeol il 3 dicembre scorso, in un tentativo di colpo di mano dal quale il leader ha dovuto far marcia indietro in sei ore. (Agenzia askanews)