Il premier canadese Carney sfida Trump: «Non siamo in vendita». Il presidente: «Mai dire mai»

Il premier canadese Carney sfida Trump: «Non siamo in vendita». Il presidente: «Mai dire mai»
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L'Unione Sarda.it ESTERI

La stretta di mano, il picchetto ufficiale, le congratulazioni per una «grande vittoria». Il primo faccia a faccia tra Donald Trump e Mark Carney, che solo sei settimane fa è stato eletto premier del Canada trainato da una piattaforma anti-tycoon, è andato apparentemente bene, considerando le premesse. Nessuno scontro diretto come quello ormai passato alla storia dello Studio Ovale con Volodymyr Zelensky, al quale il presidente ha accennato nel bilaterale con il canadese. (L'Unione Sarda.it)

Su altri giornali

Il primo ministro canadese Mark Carney ha lasciato la Casa Bianca dopo il bilaterale con il presidente Donald Trump. (Tiscali Notizie)

Il neoeletto primo ministro canadese Mark Carney ha incontrato per la prima volta il presidente degli Stati Uniti Donald Trump alla Casa Bianca. L'incontro, sebbene descritto come "costruttivo" da entrambe le parti, è stato segnato da profonde divergenze su temi cruciali come la sovranità nazionale e le politiche commerciali. (Euronews.com)

Al centro dell'incontro, inevitabilmente, ci sono state anche le mire, tra il serio e il faceto, del presidente Usa di annettere il Canada agli Stati Uniti. Quest'oggi si è tenuto un incontro tra Mark Carney, nuovo primo ministro del Canada, e Donald Trump alla Casa Bianca. (il Giornale)

Carney frena Trump: “Il Canada non è in vendita”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Il primo ministro canadese Mark Carney ha lasciato la Casa Bianca dopo il bilaterale con il presidente Donald Trump. I toni dei colloqui sono stati abbastanza cordiali, anche se Trump non ha fatto passi indietro sui dazi e sulla volontà di acquisire il Canada come 51° Stato dell’America. (Cremonaoggi)

il Primo Ministro canadese Mark Carney. Ancora da fissare il prezzo del riscatto. la delegazione della Lega: quella mattina lì Salvini (La Stampa)

Se ciò porterà ad un accordo per risolvere la guerra commerciale fra i due vicini, escludendo che Ottawa diventi la capitale del cinquantunesimo Stato Usa, e se offrirà… (la Repubblica)