Trasporti: al via sciopero di 24 ore indetto dai sindacati di base

LaPresse INTERNO

Per gli altri settori coinvolti, potrebbero registrarsi disagi nel settore dei servizi pubblici, nella scuola, nel campo della logistica

Per quanto riguarda il trasporto regionale, sono garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21.

Lo sciopero riguarda tutti i settori pubblici e privati del Paese, a cominciare dai trasporti.

Sono previste manifestazioni in numerose città e un corteo a Roma, che partirà alle 10 da piazza della Repubblica. (LaPresse)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Da Genova a Torino, passando per Firenze, sono partiti nella mattina di oggi, 11 ottobre, i primi cortei organizzati nell’ambito dello sciopero generale. (Open)

Qui si concentra la maggior parte dei no green pass Traffico sempre più in tilt. Il Collettivo Portuali annuncia che dal 15 ottobre (giornata di introduzione dell’obbligatorietà di green pass) bloccheranno la città. (GenovaQuotidiana)

A Milano disagi sia sulle linee di superficie di Atm sia sulla metropolitana, oltre che sui treni.Qui gli orari e le fasce di garanzia. La tenuta del servizio si giocherà su questo equilibrio: tra quanti saranno i «no pass» assenti, e se basteranno i riservisti a colmare i buchi (Corriere Milano)

Lo sciopero generale nazionale è stato indetto da diverse sigle sindacali: ADL COBAS, CIB UNICOBAS, CLAP, CONFEDERAZIONE COBAS, COBAS Scuola Sardegna, CUB, FUORI MERCATO, SGB, SI COBAS, SIAL COBAS, SLAI COBAS, USI-CIT, USB e OR. (TargatoCn.it)

Sono oltre mille i partecipanti al corteo indetto da Cobas e Cub Usb per l’odierno sciopero generale, che stanno sfilando per il centro di Torino. Il corteo partito dalla stazione di Porta Nuova attraverserà le vie del centro città dell’ambito dello sciopero generale contro il governo (Gazzetta di Parma)

“Adil è vivo e lotta insieme a noi, le nostre idee non moriranno mai” e “Il posto di lavoro non si tocca, lo difenderemo con la lotta” alcuni degli slogan in corteo. “Se mancano le case, se sei disoccupato, la colpa è del padrone e non dell’immigrato” è un altro dei cori scandito dai manifestanti (LaPresse)