Cancro al polmone e screening polmonare: lettera aperta al Ministro Roberto Speranza

Informazione Oggi INTERNO

In conclusione, ALCASE considera il progetto RISP un primo, imperfetto approccio al riconoscimento e alla concretizzazione del diritto sancito dall’art.

Dovrebbe essere, tale criterio, quello della massima competenza ed esperienza in fatto di screening polmonare.

Lettera aperta al Ministro della Salute Roberto Speranza da parte dell'Associazione ALCASE Italia ODV.

E chiede, nella sua qualità di referente nazionale delle persone a rischio di cancro del polmone, di essere informata sui necessari sviluppi futuri del progetto. (Informazione Oggi)

Se ne è parlato anche su altri media

Suicidio assistito, primo sì in Italia per Mario: una conquista importante. Ad agosto dell’anno scorso, Mario aveva ricevuto l’ok dalla Svizzera per andare a morire lì, dove il suicidio assistito è consentito Suicidio assistito, primo sì in Italia per Mario: è tetraplegico da 10 anni. (Notizie.it)

Sono le parole di Mario, malato tetraplegico, ricoverato nelle Marche e la cui storia viene oggi raccontata in un articolo sulla Stampa. «Forniremo, in collaborazione con un esperto, il dettaglio delle modalità di autosomministrazione del farmaco idoneo per Mario, in base alle sue condizioni. (La Stampa)

La battaglia di Mario per accedere al suicidio assistito è stata molto combattuta. E’ molto grave che ci sia voluto tanto tempo, ma finalmente per la prima volta in Italia un Comitato etico ha confermato per una persona malata, l’esistenza delle condizioni per il suicidio assistito”, ha dichiarato l’avvocato Filomena Gallo, segretaria dell’associazione Coscioni. (Casteddu Online)

Dopo aver smosso l’Azienda Sanitaria locale che si rifiutava di avviare l’iter, ora è stata la volta del Comitato Etico 242/2019 che indica le condizioni di non punibilità dell’aiuto al suicidio assistito. (L'Arena)

Suicidio assistito, primo storico sì in Italia. Mario (nome di fantasia), paziente marchigiano tetraplegico immobilizzato da 10 anni è "il primo malato a ottenere il via libera al suicidio assistito in Italia", spiega l'associazione Luca Coscioni. (Adnkronos)

Mario (nome di fantasia), 43enne residente in un piccolo paese marchigiano, è il primo paziente in Italia a ottenere il via libera ad accedere al suicidio assistito, come disciplinato dalla Corte costituzionale nella sentenza Cappato/Dj Fabo del 2019. (Il Messaggero)