11:50: Etna, ecco il magma primitivo del vulcano

RagusaNews INTERNO

Non è raro, ma non è usuale la sua presenza nelle eruzioni del vulcano attivo più alto d’Europa: i magmi rilevati sull'Etna negli ultimi decenni sono stabilmente di tipo basaltico.

"Primitivo" è un termine usato dai vulcanologi per riferirsi a quei magmi la cui composizione è poco cambiata rispetto a quella del mantello terrestre dove si sono formati.

Una risalita di magma più primitivo e quindi più profondo potrebbe innescare eruzioni più energetiche soprattutto come eventi ceneritici i quali, a seconda la direzione del vento, interesseranno i centri abitati del perimetro pedemontano. (RagusaNews)

Se ne è parlato anche su altri media

I vulcanologi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania (Osservatorio Etneo), sono come sempre molto attenti nel monitoraggio della situazione in tempo reale. (Stretto web)

Studiosi al lavoro per comprendere l'andamento e il significato delle eruzioni dell'Etna di questi giorni. Il servizio di Daniele Lo Porto per Tgs (TGS)

Dopo l'una l'Ingv-Oe di Catania ha registrato una repentina diminuzione della fontana di lava. Durante questa attività ha avuto inizio un secondo trabocco lavico dalla bocca della sella, alimentando un flusso lavico diretto verso sud-ovest. (Giornale di Sicilia)

Catania - L'Etna è un vulcano carico di energia interna che la notte scorsa dopo la mezzanotte ha dato vita generato getti di lava alti fino a mille metri sopra il cratere di Sud-Est. La localizzazione della sorgente permane al di sotto del Cratere di Sud-Est ad una quota di circa 2. (RagusaNews)

L'ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza all'incremento. L'Etna continua a dare spettacolo in tarda serata con una nuova fase eruttiva che si è ulteriormente intensificata con getti di lava alti 300 metri sopra il cratere di Sud-Est. (CataniaToday)

Il 5° parossismo degli ultimi sei giorni dovrebbe verificarsi durante la notte. La sorgente del tremore mostra un graduale spostamento verso il Cratere di SE, ad una profondità di 2.500 metri sopra il livello del mare (MeteoWeb)