Bella ciao come 'inno istituzionale' del 25 aprile: la proposta

Adnkronos INTERNO

La canzone popolare ‘Bella ciao’ è da sempre associata al periodo della Resistenza e alla festa della Liberazione del 25 aprile.

“Da ultimo - come già detto - la canzone ‘Bella ciao’ comincia a godere della massima diffusione dopo la sua presentazione in occasione del Festival dei due mondi del 1964”.

Sarebbe da eseguire dopo l'Inno di Mameli: E' l'espressione dei più alti valori repubblicani". Bella Ciao 'inno istituzionale' del 25 aprile, va eseguita dopo l'inno di Mameli nelle celebrazioni ufficiali della festa della Liberazione. (Adnkronos)

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Vi prego, vi supplico e vi imploro, la mia testa sotto i vostri piedi onorevoli Fragomeli, Verini, Boldrini e Fiano, Stumpo, Anzaldi e Sarli, distogliete lo sguardo, obnubilate il pensiero e ritraete le vostre mani, manine, manone, da Bella ciao. (la Repubblica)

“Fosse per me Bella Ciao sostituirebbe addirittura l’Inno di Mameli, intanto perché più bella; inoltre perché è veramente una canzone della Repubblica italiana nata dalla resistenza anti fascista; infine perché è un inno alla libertà, adottato in tutto il mondo e cantato in più lingue”. (Cremonaoggi)

Il testo di legge è di poche righe e parte dal presupposto che Bella Ciao sia “un’espressione popolare” che rappresenti “valori fondanti” della Repubblica. Chiarissimo, graficamente, il riferimento alla serie tv Netflix di enorme successo “La casa di Carta”. (ComoZero)

"Bella ciao", la proposta di legge. La proposta di legge è stata presentata alla Camera lo scorso 21 aprile, anche se ancora non è partito il suo iter in Parlamento dove servirà avere più consensi. Ora l'idea di Pd, Iv e LeU, presentata in una proposta di legge a prima firma del deputato Dem Gian Mario Fragomeli, perché subito dopo l'Inno di Mameli, il 25 aprile va intonata 'Bella Ciao', canzone dal riconosciuto "carattere istituzionale". (Studio Cataldi)

La storia di "Bella Ciao". Questo canto popolare è da sempre considerato simbolo della Resistenza e della festa della Liberazione del 25 aprile. Un canto dal significato storico che è stato condiviso nel tempo, ma che non compare nei documenti ufficiali. (Sky Tg24 )

Per di più è tragicomico il fatto che i partigiani, quelli veri fra i monti, non conoscevano nemmeno una parola di Bella ciao. Lo scorso anno ci avevano provato Piero Fassino e altri del Pd ad imporre Bella ciao nelle scuole. (ilGiornale.it)