Il Prosek croato riconosciuto dalla UE. Italia offesa annuncia che farà ricorso

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Il Prosecco è uno dei prodotti più dinamici dell'export di vino italiano ed ha visto crescere le vendite all'estero del 35% nei primi sei mesi del 2021, più della media dei vini italiani che fanno segnare un +26%

2 Minuti di Lettura. Martedì 14 Settembre 2021, 09:30. . . . (Teleborsa) - Il "Prosek" croato è stato ammesso dalla Commissione europea a far domanda di registrazione per l'indicazione di origine protetta (IGP) e rischia di far concorrenza al nostro rinomato Prosecco, che nasce in Veneto ed ha già una protezione DOCG. (ilmessaggero.it)

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«Senza nulla togliere alla tradizione enologica del popolo croato - aggiunge il consigliere regionale di Fratelli d'Italia - il via libera dell’Ue al Prosek va contrastato con forza. (TrevisoToday)

La vicenda nasce quando la Croazia chiede il riconoscimento della denominazione Prošek come menzione tradizionale da abbinare a un vino bianco locale simile al passito. Quella che è già stata definita “la guerra delle bollicine tra l’italiano Prosecco e il croato Prošek” aggiunge un nuovo tassello alla vicenda: la denominazione del vino croato Prošek è ammissibile. (La Tribuna di Treviso)

editato in: da. Il “Prosek” croato farà concorrenza al Prosecco italiano: la Commissione europea infatti ha dato il via libera alla pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della UE della domanda di registrazione di questo marchio, destinato a creare confusione con il noto vino italiano. (QuiFinanza)

Sul punto è intervenuto oggi anche il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, per il quale "il Prosek è una vergogna assoluta" Per il sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni "è inaccettabile un eventuale utilizzo della dicitura Prosek da parte della Croazia". (Adnkronos)

Nella stesura del dossier non sarà tralasciata la vicenda Tokaji che, anzi, sarà usata come argomentazione al contrario in difesa del Prosecco. Giovedì in sede di Commissione politiche agricole (Cpa) della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Friuli Venezia Giulia e Veneto chiederanno la sottoscrizione di un documento unitario a difesa delle denominazioni italiane dall'abuso di utilizzo di etichette "Italian sounding" (Il Friuli)

La decisione ha provocato la reazione della Coldiretti che vede nel via libera dell’UE un vero e proprio attacco al Made in Italy. La “battaglia” del Prosecco tra Italia e Croazia va avanti: secondo la corte non è necessario che il prodotto contestato sia simile o identico a quello protetto dalla denominazione, in quanto l’esistenza del nesso tra il falso e l’autentico può derivare anche da un’affinità fonetica oppure visiva. (inItalia)