Delfini, la mattanza alle isole Faroe: branco di 1.500 esemplari (cuccioli compresi) massacrati per tradizione

ilmattino.it ESTERI

Orrore e rabbia alle isole Faroe dove domenica scorsa sono stati massacrati oltre 1.500 delfini nella tradizionale caccia che da secoli si svolge nel Paese.

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Le terribili immagini che mostrano i cadaveri dei mammiferi sulla battigia di Skalabotnur a Eysturoy, e il mare color rosso sangue hanno fatto il giro dei social media scatenando l'ira degli ambientalisti ma anche di alcune organizzazioni che partecipano all'evento. (ilmattino.it)

La notizia riportata su altre testate

"È stato un grande errore", ha ammesso il presidente dell'Associazione balenieri delle isole, Olavur Sjurdarberg. Secondo i media locali, la reazione della popolazione è stata "di smarrimento e choc a causa del numero straordinariamente grande" di delfini uccisi (IL GIORNO)

I grandi mammiferi acquatici rappresentavano per i primi uomini insediati nelle isole del nord intorno al XII secolo un’importante fonte di cibo e di ricavo economico. Oggi, però, quel che resta è solo una tradizione che stona con quelle che sono le sensibilità e le necessità ambientali moderne. (Sky Tg24 )

La Grindadrap, così si chiama la pratica, consiste nel trascinare i mammiferi, soprattutto balene, a riva e poi massacrarli con dei coltelli. Ogni anno, riporta la Bbc, vengono sgozzate circa 600 balene e 35-40 delfini. (L'Unione Sarda.it)