Ambasciatrice USA in Libano lavora per la rivolta interna contro Hezbollah
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Mentre ieri le forze armate israeliane hanno lanciato una delle ondate più distruttive di incursioni aeree nel Libano orientale e meridionale, una rivelazione fatta al quotidiano Al-Akhbar, con sede a Beirut, ha messo in evidenza le macchinazioni statunitensi sul paese dei cedri. Una fonte di alto rango della sicurezza nazionale libanese ha fatto sapere che, in un recente incontro con alcuni politici del paese l’ambasciatrice USA in Libano, Lisa Johnson, avrebbe invitato ad attaccare direttamente Hezbollah, per sostenere Tel Aviv (Contropiano)
Su altri media
Lo scrive Reuters online citando una fonte politica libanese di alto livello e un diplomatico di alto livello. La richiesta - sostengono le fonti - è stata fatta dall'inviato Usa per il Libano Amos Hochstein al premier libanese, ma Beirut avrebbe definito l'annuncio fuori discussione. (Gazzetta di Parma)
L’estensione degli attacchi da parte di Israele in Libano e “il fatto che abbia nuovamente preso di mira i sobborghi meridionali di Beirut con raid distruttivi” indicano il suo “rifiuto di tutti gli sforzi per raggiungere un cessate il fuoco”. (Contropiano)
Secondo i media israeliani, il capo del CENTCOM è in visita in Israele per discutere di cooperazione. La visita prevede una discussione su come gli Stati Uniti si impegneranno a sostenere i combattenti di soccorso dall’interno dell’Iran nel caso in cui vengano abbattuti in eventuali futuri attacchi all’interno del paese. (AGC COMMUNICATION)
Amos Hochstein e Brett McGurk saranno in Israele oggi per discutere di Libano, Gaza, Iran, ostaggi e “altre questioni regionali”, ha detto un funzionario statunitense alla CNN. – Alti funzionari statunitensi si stanno dirigendo in Medio Oriente in un nuovo tentativo dell’amministrazione Biden per risolvere i conflitti a Gaza e in Libano e per scoraggiare una risposta iraniana agli attacchi di Israele della scorsa settimana. (Agenzia askanews)
Gli inviati degli Stati Uniti per il Medioriente Amos Hochstein, e Brett McGurk arriveranno domani in Israele per guidare i colloqui finalizzati al raggiungimento di un accordo per mettere fine alla guerra in Libano e nella Striscia di Gaza. (Sky Tg24 )
«Non imploreremo un cessate il fuoco!». Le ultime parole (famose) nel primo discorso ufficiale di Neim Qassem, il nuovo leader di Hezbollah, dicono già tutto: si sta negoziando. Aspettando la tregua a Gaza - mini o maxi che sarà: le ultime voci ipotizzano 12 ostaggi liberati in cambio d’uno stop d’un mese -, si vuole raffreddare il fronte libanese. (Corriere della Sera)